di Marco Ricci
In una taverna tra Pieve Torina e Colfiorito incontriamo Luigi Gentilucci. Molto cortesemente si sottopone alle nostre domande e riflettiamo con lui di Provincia, di montagna, di Silenzi e Capponi.
Signor Sindaco, innanzitutto. Soddisfatto della sentenza del Consiglio di Stato?
Molto, della sentenza molto. Conferma la nostra aspettativa. Le illusioni di Capponi sono andate deluse, così come doveva essere. Il ricorso è stato pressoché inutile. Si è ristabilita la libertà della LAM di avere la sua lista e il suo candidato Presidente.
Secondo lei è stato un gesto responsabile quello di Capponi di presentare ricorso?
Bisogna farsi un’analisi di coscienza assumendosi ciascuno le proprie responsabilità. Chi poteva rimuovere questa situazione, cioè Capponi, non l’ha fatto. Ha sottovalutato questa possibilità e non ha preso atto della nostra disponibilità a discutere su di un piano politico e programmatico.
Adesso, dopo la sentenza, confermate la volontà di ripresentarvi autonomamente o si possono aprire altri scenari?
Noi abbbiamo il nostro indirizzo autonomo, rappresentando in particolare le esigenze della montagna. Ma senza per questo chiudersi necessariamente alle altre forze politiche. Neppure al primo turno.
Mi sta dicendo che la sua candidatura a Presidente della Provincia non è da darsi per scontata?
Decideremo e valuteremo come LAM. E la nostra valutazione dipenderà da quanto le nostre istanze verranno accolte dalle altre forze politiche.
Quali istanze? E per quale motivo decise di presentare una sua lista?
All’inizio fu una ragione del non vedere rappresate dagli attori in pista le esigenze dei nostri territori. La montagna è marginalizzata nelle istituzioni pubbliche ad ogni livello. Provinciale, regionale, nazionale. Pensi che i parlamentari eletti nelle aree montuose sono più o meno una decina, a fronte del 17% del PIL prodotto da queste aree. Eppure veniamo considerati una palla al piede per lo sviluppo, quando al contrario le aree montuose vengono spesso spogliate delle loro risorse economiche.
Ad esempio?
Pensiamo alle risorse idriche. Ovviamente è giusto, giustissimo, distribuire l’acqua al resto del territorio. O pensiamo all’energia elettrica. Spesso viene prodotta in aree di montagna senza che queste aree ne abbiano il minimo beneficio. Anzi, qui si arriva addirittura a un paradosso perché, dato il clima più rigido, nelle aree montuose si consuma molto di più ad esempio per il riscaldamento. Eppure non abbiamo benefici o sconti. E così vale anche per le accise sui carburanti. Non solo non abbiamo servizi pubblici adeguati, il che obbliga a spostarsi sempre con i propri automezzi, ma l’accisa è identica a quella di tutti gli altri territori. E ricordiamoci che le aree montuose hanno i redditi più bassi dell’intera Provincia. Sant’Angelo sul Nera, per spiegarsi, è il paese più povero del maceratese. Per la montagna ci vogliono interventi reali. Il turismo, le aree protette, il rilancio dell’ecomomia necessitano di somme di bilancio reali destinate a questo scopo. Sennò è inutile, tutto inutile.
Parliamo della Presidenza Silenzi. Perché non lo appoggiò dopo i primi cinque anni di mandato?
Silenzi è stato poco accorto alle nostre esigenze, così come lo è stato Capponi. E Capponi di questo ne porta le responsabilità. In un anno non ha messo in atto nulla di significativo e non ha mai accolto le istanze del territorio e i nostri segnali di disponibilità a discutere con lui.
Ora le faccio una domanda cattiva. La vulgata popolare dice: Luigi Gentilucci andò da solo al primo turno per poter contare di più al secondo. E’ così?
Ovviamente no, e per tutta una serie di ragioni. Deve sapere che come presidente della Comunità Montana ho sempre lavorato benissimo con gli amministratori dei nostri comuni, siano stati essi di centro destra che di centro-sinistra. Lavoravamo insieme per risolvere problemi reali, a stretto contatto. E noi adesso, come la maggior parte dei cittadini, non ci riconosciamo più nei due poli che sono diventati estremamente simili nelle loro scelte. Pensiamo al popolo della montagna ma anche a quello delle zone del calzaturiero. In un momento in cui si parla troppo spesso di delocalizzazione non si riesce neppure a premiare gli imprenditori che rinunciano a delocalizzare e continuano a produrre il 100% nel nostro territorio. Bisognava creare subito un marchio territoriale, considerato che le nuove leggi nazionali fanno apporre l’etichetta Made in Italy anche a chi produce solo per il 50% in italia. Questi imprenditori andavano premiati, eppure questo né il PD né il PDL lo fanno.
Perché secondo lei? Disattenzione?
Cento-destra e centro-sinistra sono incancreniti, ostaggi delle lobby che li sostengono. Io esco da un partito, il Partito Democratico, di cui ero un dirigente e in cui rivestivo un ruolo importante. Ero nel ventre della vacca, per intenderci. Ma per me la politica è un servizio, è passione, e la mia uscita dal PD nasce perché nell’agone politico di questo partito non mi sono più riconosciuto. Sono rimasto estremamente deluso. C’è stata una spartizione di posti ovunque. E dico questo non perché i posti non mi vennero offerti, anzi.
In conclusione, tutta questa vicenda, dall’esclusione della sua lista ad oggi, cosa le ha lasciato? Amarezza?
Sebbene non possa sentirmi responsabile, avremmo voluto una guida politica per la nostra Provincia, una guida politica che non c’è stata per l’indisponibilità di Capponi a venire incontro alle nostre istanze. C’era bisogno di una base programmatica di governo provinciale, questo chiedevamo e non è stato affatto una questione personale. A dirla tutta, un funzionario del PD, a nome di Silenzi, mi offtì un assessorato. E così in seguito fece anche Capponi. Ma tutto questo senza convergenze programmatiche, senza vera politica e vera attenzione alle esigenze dei cittadini. Se il 40% dei maceratesi non va a votare, è perché un certo tipo di poltica non li rappresenta più.
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Mò tutta s’timportanza a Gentilucci… bah…
Caro Gentilucci i soldi per le nuove elezioni potevano essere spesi diversamente….. La politica che disgrazia……
direi che la disgrazia si chiama GENTILUCCI!!
Che nel merito Gentilucci abbia ragione non vi è dubbio..pur essendo di Macerata si nota chiaramente che ogni schieramento (sinistra o destra) ha sempre dimenticato la montagna.
Ma sig.Gentilucci la politica è fatta di numeri ed ora la sua mossa vincente dal punto di vista giuridico, sarà perdente dal punto di vista politico……i soldi spesi per rifare le elezioni sicuramente li faranno ripagare alla montagna e alla sua formazione……vedrà!
Forse era meglio attendere, era meglio agitarsi di meno…in politica è più efficace un silente che una batteria di cannoni!
Far rispettare le regole non è mai una colpa. Nessuno può incolpare Gentilucci di avere avuto ragione, sarebbe davvero paradossale.
Anche le sue esigenze, per come sono state espresse nell’intervista, sono fondate. Certo è rappresentante di una sola parte del territorio e non è la persona adatta a rappresentare tutta la provincia, ma sicuramente merita un ruolo importante nel ontemperamento degli interessi complessivi.
regole?? Gentilucci e i “suoi” hanno fatto un errore…banale ma pur sempre un errore quindi doveva rimanere escluso, come era deciso sin dall’inizio! se ci sono delle regole che valgono per tutti, non è la grandezza dell’errore che deve fare la differenza!!
Ragione….nel merito è stata la magistratura ad escluderlo all’inizio..per un errore di data (tra 2009 e 2008 c’è differenza)…quindi chi non ha rispettato le regole, magari solo per distrazione? Certo “una sciapata”, ma pur sempre un errore..a quel punto la magistratura al primo grado doveva riammetterlo (errore materiale) nonl’ha fatto..basta non si possono far pagare errori grandi o piccoli (LAM-prima, magistratura in prima istanzapoi…) ai cittadini e alla città!
io non ho nessuna fiducia in questa persona, vuole svendere i nostri paesaggi per il business dell’eolico e poi francamente, ma se non sono capaci di distinguere il 2008 dal 2009 (l’errore materiale che causò l’esclusione della LAM) come facciamo ad affidargli la gestione della provincia?
Grande Paolo!!
Gentilucci non merita nessun ruolo importante… lo ha avuto come presidente della Comunità Montana di Camerino e non è riuscito a far nulla per il territorio della montagna che lui nomina sempre… è riuscito solo a fare tantissimo casino ed a dimostrare che non si merita proprio nulla!!
Si spaccia come rappresentante della montagna… io da abitante della montagna mi vergognerei ad essere rappresentata da lui… speriamo che come nostro rappresentante ci sia chi veramente lo merita!!
io toccherei ferro prima di allearmi con lui…