di Roberto Scorcella
Quattro persone sono state arrestate dagli agenti della Guardia di Finanza di Camerino per abusi sessuali su una ragazzina minorenne.
Le Fiamme Gialle, nell’ambito degli sviluppi di una precedente indagine che aveva portato all’arresto di un settantottenne che adescava ragazzine con regalie e pochi spiccioli nei pressi dei giardini pubblici di Castelraimondo, sono venute a conoscenza che una bambina, frequentante la 5^ elementare, era oggetto di attenzioni morbose di diversi quarantenni di diverse etnie: albanese, rumena ed italiana.
L’informazione in questione era stata fornita da una vittima del pedofilo arrestato, che era stata sentita con modalità tali da garantire la tutela nei confronti della bambina, in ossequio alle disposizioni della “Carta di Noto” in materia di “linee guida per l’esame del minore in caso di abuso sessuale “.
In particolare la minore ha lasciato intendere che una sua coetanea, non meglio identificata, fosse stata oggetto di attenzioni morbose a sfondo sessuale da parte di maggiorenni.
Immediatamente sono iniziate delle specifiche investigazioni nei comuni di Gagliole, Castelraimondo e San Severino Marche con acquisizione di informazioni, sopralluoghi, rilevamenti fotografici, appostamenti e pedinamenti, al fine di individuare la presunta vittima, i possibili autori dei reati a sfondo sessuale, nonché di delineare i contorni della vicenda.
La vittima è stata identificata in una bambina di origine romena che, all’epoca dei fatti, aveva undici anni.
I sospetti sui possibili colpevoli si sono concentrati su alcuni soggetti di età compresa tra i 30 ed i 45 anni, che con le proprie autovetture erano stati spesso notati nelle adiacenze dell’abitazione della minore.
E’ stata quindi predisposta un’articolata attività investigativa coordinata dal Procuratore della Repubblica di Camerino Dr. Giovanni Giorgio che ha consentito in breve tempo di accertare le responsabilità penali di 4 soggetti, due di nazionalità albanese, un rumeno, ed un italiano, per gli abusi sessuali sulla minore dodicenne.
Nell’immediatezza la Procura della Repubblica di Camerino ha preso gli opportuni provvedimenti tesi a salvaguardare la minore, vittima delle violenze.
Tutti i responsabili sono stati arrestati, tre in carcere ed uno ai domiciliari, su provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Camerino, dottoressa Daniela Bellesi, su richiesta del Procuratore inquirente.
L’attività eseguita conferma l’attenzione dei militari della Guardia di Finanza ai fenomeni criminosi che avvengono sul territorio ed in particolare la capacità di affrontare con risolutezza ed estrema rapidità le indagini quando la vittima dei reati è una persona di tenera età.
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innanzi tutto devono rendere noto i nomi e cognomi di queste bestie,in secondo luogo dovrebbero adottare subito la castrazione chimica,non si puo’ piu mandare in giro gente simile,ne va della sicurezza di tutti i bambini e ragazzi,poi non ci scandalizziamo se succedono cose come avetrana e brembate.e’ ora di finirla i magistrati hanno i strumenti per farlo.
castrazione chimica anche in Italia..
Abbisognerei:
di numero 1 martello, anche piccolo, quello con cui si attaccano i chiodi a casa
di 3 ore lasciato in compagnia di queste 4 brave persone per contare, uno ad uno, quante loro ossa si potrebbero rompere
successivametne abbisognerei di numero 4 sedie a rotelle, con cinghia per evitare cadute, e di un kit per l’alimentazione non autosufficiente.
Ma certo Cerasi! Così dopo il male che hanno fatto gli dobbiamo pure pagare i viveri attraverso la sanità!!
Meglio ai lavori forzati con pane e acqua: costano di meno e rendono di più.
E noi ci stiamo pure a perdere tempo a scrivere commenti….
Liana Paciaroni
la castrazione chimica non è una soluzione. questi soggetti sono malati di mente e l’aspetto fisico può essere secondario, quindi c’è il rischio che tornano ad abusare in qualche modo. ho delle proposte risolutive ma molto poco “umane” e non vorrei iniziare una discussione abbastanza inutile quindi evito..
Anziani e giovani, italiani e stranieri, accumunati dalla perversione e dall’uso di una bambina come un oggetto di divertimento. A parte l’ovvia condanna è evidente che la società sta andando in malora. Stiamo attenti e vigiliamo, anche nei piccoli centri: possibile che in giro non corressero voci? O qualcuno ha preferito non impicciarsi?