Trillini: “Il contropiede l’arma
per battere il Montecchio”

Biancorossi ospiti del Real. Nel frattempo per il centrocampista della Maceratese arriva la chiamata dalla nazionale under 18

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Il centrocampista della Maceratese Massimiliano Trillini

di Andrea Busiello

In un momento un pò disgraziato per la Maceratese arriva una bella notizia: Massimiliano Trillini, centrocampista biancorosso classe 1992, è stato convocato per uno stage con la nazionale under 18 di serie D da lunedì 25 a mercoledì 27 ottobre a Roma. Il ragazzo ha grandi doti e questa convocazione non desta particolare stupore nell’ambiente, perchè l’atleta è davvero in grado di competere in palcoscenici migliori rispetto all’Eccellenza. Non è un caso infatti che si tratti dell’unico marchigiano convocato. Partendo da questo spunto abbiamo discusso della gara di domani in quel di Montecchio dove la Maceratese è chiamata, manco a farlo a posta, a fare bottino pieno.

Trillini, è arrivata questa convocazione con la rappresentativa: come l’ha presa?

“E’ una grandissima soddisfazione. Indossare la maglia della nazionale per me sarà il massimo, darò il meglio di me stesso per far si che le cose possano andare bene in quest’esperienza”.

Il salto nei prof è rimandato alla prossima stagione?

“Non lo so. Nella scorsa stagione c’erano stati dei contatti con alcune squadre professionistiche ma poi non se ne è fatto nulla. Adesso penso solo al bene della Maceratese anche se la mia speranza è quella di fare il calciatore nella vita e dunque approdare nel professionismo sarebbe magnifico”.

Tornando in tema Maceratese domani vi attende la trasferta di Montecchio…

“Una gara dura. Il Real Montecchio è una buona squadra, anche se io personalmente non l’ho mai vista. Noi veniamo da alcuni risultati negativi e dobbiamo assolutamente riprenderci”.

Pregi e difetti del Real?

“Da quello che sento dire dispone di due ali molto veloci e fanno del possesso palla la loro arma migliore. Credo che se siamo intelligenti nello stoppargli l’azione e ripartire in contropiede possiamo essere micidiali”.

Lei spesso sorprende per la capacità di giocare con molta serenità nonostante la giovanissima età…

“Mi fa piacere che questo venga notato dall’esterno. Sono solito entrare in campo tranquillo e spensierato senza avere troppa paura addosso. Devo ammettere che tutti i compagni mi danno sempre ottimi consigli e mi permettono di crescere”.

L’ultima parola va spesa verso i tifosi: pubblico caldo e voglioso di risultato. Sarebbe anche ora che possano godere di qualche soddisfazione…

“Direi di si, anche se a volte veniamo contestati in maniera esagerata. Macerata è una piazza esigente e merita una squadra che le dia soddisfazioni, mi auguro che questo momento sia arrivato in questa stagione”.



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