Duro colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti inferto dai carabinieri di Macerata che nella serata di ieri hanno arrestato in flagranza di reato di due giovani italiane, V.M. di 23 anni (pregiudicata) e A.G. di 22 anni, entrambe disoccupate.
Le due ragazze, secondo gli inquirenti, avevano messo in piedi una vera e propria società nello smercio della droga. Dentro il loro appartamento in via Lauro Rossi, in pieno centro a Macerata, alle spalle della frequentatissima piazza Mazzini, avevano creato un vero e proprio supermercato della droga stile ‘take away’ con numerosissimi clienti tossicodipendenti nella zona urbana di Macerata.
A portare gli investigatori sulle tracce delle due ragazze sono stati gli abitanti della zona che da diverso tempo avevano segnalato movimenti sospetti di personaggi a dir poco particolari nel palazzo delle due ragazze e in via Lauro Rossi. Così alcuni esposti arrivati ai carabinieri hanno portato i militari a seguire queste persone con servizi mirati che hanno portato all’operazione di ieri sera.
La perquisizione domiciliare nella casa in via Lauro Rossi ha portato al sequestro di 20 grammi di stupefacente fra eroina, cocaina, hashish e marijuana. I carabinieri hanno anche sequestrato circa mille euro in contanti, materiale per il confezionamento delle dosi, sostanze da taglio e due bilancini di precisione.
V.M., pregiudicata, e A.G. sono state così arrestate in flagranza di reato per detenzione e spaccio di stupefacenti.
Questa nuova operazione, segue di pochissimo i recenti arresti effettuati dai carabinieri, G. A. e C. A. arrestati giovedì scorso e C. F. arrestato il primo ottobre, e segna un ulteriore durissimo colpo allo smercio di droga nel centro di Macerata.
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nomi, cognomi e foto…
strano che Alessandro Berdini non se ne viene col suo solito “VENDITORI DI MORTE!!”, ah già queste ragazze sono italiane
Si erano organizzate bene le ragazze!!!!!!!!!!!!!!!! Persone senza scrupoli che giocano con la vita di loro coetanei e non. Che tristezza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Siamo talmente assuefatti e impotenti alla violenza sottotraccia della parole che troviamo ovvio specificare che le due ragazze sono ITALIANE. Se siete giornlisti intelligenti ribellatevi a questo modo di scrivere!
@paperino: mettici le foto de soreta, fascista!!! C è una legge sulla privacy ti ricordo e queste ragazze non hanno ucciso nessuno mi sembra!!!
@joll joll e matteo: begli interventi, c è ancora qualcuno che ragiona con la propria testa!!!
@ barbara antonelli
da che deduci che sono fascista?….forse i comunisti non fanno foto…la privacy è un cavallo su cui saltare quando ci fà comodo…sicuramente non hanno ucciso nessuno (per il momento) ma una mano la possono aver data…
Per favore qualcuno mi può spiegare con quale criterio i giornali a volte scrivono nome e cognome per intero ed altre volte solo le iniziali lasciando stare il falso problema della privacy??? Per quanto mi riguarda chi spaccia droga e quindi potenzialmente morte, dovrebbe sempre avere il nome e cognome in chiaro!!
“Duro colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti inferto dai carabinieri di Macerata che nella serata di ieri hanno arrestato in flagranza di reato di due giovani italiane, V.M. di 23 anni (pregiudicata) e A.G. di 22 anni, entrambe disoccupate”
Accidenti che duro colpo: ormai possiamo vivere tranquilli: meno retorica e più notizie con nomi e cognomi. Che c’entra la privacy? Sono maggiorenni e verranno processate in un’aula aperta al pubblico!
Rispondo con grande piacere alle legittime curiosità dei lettori riguardo la pubblicazione delle generalità delle persone protagoniste di fatti di cronaca.
Per prima cosa, questa testata (come generalmente le altre) utilizza i dati che vengono forniti volta per volta dalle forze di polizia. Se vengono fornite le iniziali pubblichiamo le iniziali, se viene fornito nome e cognome pubblichiamo nome e cognome. Se, raramente, viene fornita anche la foto, naturalmente la pubblichiamo. Non siamo mai noi a scegliere discrezionalmente se pubblicare iniziali o generalità complete. Un po’ più complesso il discorso generale inerente la privacy. Di norma, infatti, se si parla di arresti o fermi di p.g. viene pubblicato nome e cognome perchè la persona interessata si troverà di fronte a un processo pubblico. Capita spesso che il giorno successivo al processo, anche se nell’immediatezza dei fatti erano state pubblicate le iniziali, vengano rese note le generalità complete dell’imputato proprio perchè processato pubblicamente. In caso di denuncia all’autorità giudiziaria, invece, non capiterà mai di vedere nome e cognome dei denunciati per il motivo che non c’è la certezza che il gip possa rinviarli a giudizio. Spero di aver contribuito a fare chiarezza e, soprattutto, a far comprendere che, perlomeno qui, non ci sono figli e figliastri ma si usa un metro univoco per tutti.
paperino ti faccio i miei complimenti per la risposta pacata, educata e sarcastica.
Grazie al Sig. Roberto x la delucidazione, ma, scusandomi per la mia ignoranza, cosa si intende per “p.g.”?
Polizia Giudiziaria, gnurant! Cmq la privacy non è uno spauracchio da usare come girare il vento, è solo protetta da una legge… Cmq 20 grammi è roba da ergastolo………. Ma per favore!!!
Meglio così, vorrà dire che i consumatori anziché venire a due passi da casa mia dovranno rivolgersi altrove.
@Roberto: ma allora in questo caso non vi avrebbero dovuto dare i nomi completi?
@Gabriele: mi pare ovvio che non tengano in casa il rifornimento di un mese. Probabilmente quella è la quantità che vendono nell’arco di una giornata.
joll joll ti rispondo!! scusami non avevo letto!! Per me Stessa Cosa anche per loro!! non crededere che io sia razzista!! dico solo che se uno viene nel nostro Paese… l’italia,deve rispettare delle Regole. per il REsto anche loro sono venditrici di morte ed è giusto che vengano pubblicate Foto,nomi e cognomi!! non so perchè te la sei presa Cosi a Cuore??? per i miei modi Di Esprimermi!! sei Forse uno di loro?? o ti Senti toccato al cuore??
Grazie al Sig. Gabriele, anche per aver rimarcato la mia ignoranza in materia, ma a questo punto sarebbe più chiaro e interessante sapere quando le forze dell’ordine in generale operano come polizia giudiziaria. Per il caso specifico a me sembra che essere colti in flagrante a commettere un reato sia un fatto di polizia giudiziaria! ma forse continuo ad essere ignorante?!
sono contrario anche io alle foto sui giornali, a meno che la pubblicazione delle stesse non serva a mettere in guardia la cittadinanza da mostri (italiani o stranieri, a quel punto, poco conta). Mi sarebbe infatti piaciuto un analogo trattamento a quello di stavolta in occasione dell’arresto del ragazzo egiziano, qui in Cronache Maceratesi (sbattuto in prima pagina come uno dei peggiori capimafia, con più di un primo piano). Credo sia una questione di sensibilità professionale, indipendentemente dal materiale che fornisce la Questura. Con l’occasione, invece, plaudo fortemente al lavoro delle forze dell’ordine. Aumentategli lo stipendio: sarebbe ora!
@giacomo
sì, in caso di arresto normalmente vengono fornite le generalità complete. In questo caso ci hanno fornito invece solamente le iniziali. Non escludo possa essere una questione relativa alle indagini ancora in corso.
scusa Giovanni, ‘gnurant era ironico… in realtà PG potrebbe stare anche per procuratore generale o per Piergiorgio!