Lo sfogo di Michele Lattanzi:
“Carancini come Berlusconi”

Spiega le sue ragioni il capogruppo dei Comunisti, uno dei principali antagonisti del sindaco di Macerata

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Lattanzi-Michele

Michele Lattanzi

Scrive Michele Lattanzi, capogruppo dei Comunisti Italiani:

Dispiace apprendere delle false notizie e disinformazione da parte di un giornale come Cronache Maceratesi  che ho sempre ritenuto serio, ma sulla minitematica si è veramente ecceduto.
La prima cosa da dire è che questa variante è iniziata molti anni fa addiritura più di dieci ed è stata portata avanti dalla precedente Amministrazione e dalla sua maggioranza con a capo l’attuale Sindaco che l’ha votata convintamente per ben due volte come capogruppo Pd; dopo anni finalmente l’iter sembrava concluso visto che la Provincia alla fine di luglio ha rimandato la pratica , stralciando circa 130000 mc tra residenziale e commerciale, al Comune. Tutti noi consiglieri di maggioranza siamo stati favorevoli al taglio delle aree da edificare sia perchè quelle aree sono vincolate da un punto di vista paesaggistico, ambientale , sia perchè la scelta della provincia va incontro al nostro programma amministrativo che prevede un minor uso e scempio del territorio. Chi si è opposto alla volontà dei consiglieri? Il sindaco che ci ha presentato una delibera dove si controdeduceva alla Provincia (cioè si tentava di rimettere le aree stralciate), dove le convenzioni tra comune e privato venivano gestite dall’ufficio urbanistica e non dal Consiglio comunale unico organo deputato per legge a questo e dove veniva applicato il protocollo Itaca contro il regolamento edilizio in vigore. A tutto ciò la commissione urbanistica applicando il testo unico degli enti locali, lo Statuto comunale ed il Regolamento ha elaborato un testo alternativo per bloccare il tentativo di cementificare ancora di più; nessuno ha parlato di sfiducia, nessuno ha parlato di elezioni nell’ambito della maggioranza chi lo ha fatto è stato in malafede perchè non ha dimestichezza con le pratiche democratiche e pensa che tutto gli sia dovuto. Chi amministra una città , non comanda sulla città , chi vuole essere un bravo Sindaco deve rispettare il ruolo dei consiglieri che sono stati eletti democraticamente come lui e sopratutto non può , in maniera infantile, quando vede che (fortunatamente) la sua linea è sconfitta”  buttare in aria le carte” e non rispettare le regole. E’ questo deve essere ancora più vero per un Sindaco di centro-sinistra , l’alternativa è quella rappresentata da Berlusconi cioè da chi fa della democrazia, della partecipazione e delle regole solo carne da macello per i propri interessi. La politica, Sindaco Carancini, non è individualismo, narcisismo, rampantismo o basso populismo ma è condivisione, confronto, dialettica anche dura , ma sempre nell’ambito delle regole democratiche. Noi riteniamo che la delibera sulla minitematica debba vedere ridotta senza equivoci la volumetria da edificare, perchè non si può fare gli ecologisti sulla Giorgini e poi voler controdedurre alla Provincia, questo non si chiama ambientalismo , ma opportunismo di bassa lega; vogliamo che i cosidetti Idec vengano approvati dal Consiglio Comunale e non da i ( pur bravi) funzionari comunali e che il protocollo Itaca si rifaccia al regolamento edilizio. Chi parla di golpe o di lettere anonime cerca solo di depistare, di spostare l’attenzione dall’oggetto del contendere è un pò nel nostro piccolo una strategia della tensione per cui se si è alliniati con il Capo tutto fila liscio , altrimenti sono guai. E’ una cultura che noi rispingiamo, non abbiamo eletto un podestà ma speriamo un bravo sindaco che al di là degli slogan deve iniziare realmente una storia che non sia peggiore di quella passata.



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