Da un lettore, Marco Paolucci, riceviamo e pubblichiamo:
Cara redazione
Invio un piccolo contributo che spero possiate pubblicare nelle vostre/nostre cronache, nella speranza che qualcuno faccia quello che deve fare…
“Era un giovedì di domenica…” così inizia una storiellina che mia zia mi raccontava sempre da piccolo e che continuava con frasi del tipo “…il sole cadeva a larghe falde e la neve, con i suoi raggi luminosi, illuminava tutto l’universo…”, una serie di paradossi proprio come quello che voglio raccontare.
Poco tempo fa sono andato al glorioso stadio Helvia Recina, che ho frequentato assiduamente in passato, per fare un giro insieme alla mia famiglia. Visto il deserto in cui regnava la pista, ho pensato di farvi muovere i primi passi in bici senza rotelle a mia figlia di quattro anni, dopo essermi ulteriormente sincerato che non vi fosse proprio nessuno in allenamento. Non eravamo ancora riusciti ad effettuare dieci metri quando sono stato avvicinato dallo zelante “addetto al traffico” che mi ha fatto notare, giustamente, che lo stadio non è fatto per le biciclette, che ci sono dei regolamenti da rispettare, che occorrono dei permessi per frequentare anche solo per dieci minuti queste attrezzature “pubbliche” e che non è tanto per questo o per quello, ma è una questione di principio e deve essere da tutti rispettata. Ho preso quindi “baracca e burattini” e mi sono avviato all’uscita, quando sbadatamente l’occhio è caduto proprio sul cosiddetto “antistadio”, dove ho notato parcheggiato un pulmino. Visto il posto insolito ed il colore verde delle foglie di cui è ricoperto che spiccano patriotticamente sul bianco e rosso delle lamiere, mi sono avvicinato incuriosito ed ho potuto constatare che l’assicurazione è oramai scaduta dal 2008 e che dal coperchio del serbatoio sbucano beatamente dei rametti.
Ed allora ho iniziato un pò a pensare a quanto accadutomi pochi minuti prima, ai giustissimi discorsi sul rispetto dei regolamenti e sulle questioni di principio. A tal proposito sarei veramente curioso di sapere se l’autista che tre anni fa accompagnò nel suo ultimo viaggio l’ormai compianto MC345350 sia stato informato che non poteva frequentare lo stadio non essendo munito dei regolari permessi e cosa sia stato fatto nei confronti dei proprietari di quell’ammasso di lamiere, oli, benzine e quanto altro di inquinante c’è in un rottame, che malinconicamente staziona solamente da tre anni in un comodo prato verde.
Allora “se la giustizia non può essere uguale per tutti, facciamo che lo sia almeno l’ingiustizia”.
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scusi lei ha ragione ma non si è accorto che piove negli spogliatoi, la gradinata è inagibile, i gradoni di cemento si sgretolano e la copretura della tribuna cade?
un pullman abbandonato in più non fa male a nessuno
Da maceratese posso dire: è proprio figo quel pullman, c’è poco da fare! 🙂
Non ho capito dov’è di preciso, ma non importa, anzichè rottamarlo – la carcassa sembra buona- direi che con un bel ristyling completo, spostato nel punto giusto , si possa trasformare in un pub, birreria, ascolto musica, vedere le partite…a fantasia! Il nome ce l’ha già, MC34; Mac Rata ( all’inglese) ; NoStop… evvai così!
Ha i colori della nostra squadra no? Se lo godano i tifosi come luogo d’incontro ( no scontro!)
…boh! Sono comunque per il suo recupero.
questo è uno dei problemi del helvia recina l’altro grande è l’avis e la sua pista in 5 anni sono stati spesi quasi 800000€ per rifare la pista e non si è mai organizzato una manifestazione decente ma nessuno parla di questo spreco?senza contare come gia scritto che piove negli spogliatoi la gradinata cade a pezzi(anche questa rifatta 2 volte spendendo molti euro e nessuno ha colpa di questi lavori sbagliati?altro problema è che senso ha tenere chiusa una gradinata che chiaramente si deteriora solo per ordine pubblico?ma ordine pubblico di che se dopo si parcheggia insieme agli ospiti e siamo si e non 500 persone allo stadio?
l’antistadio non è praticabile per nessuna attivita sportiva visto che è gia esistente come impianto perche non sistemarlo?
forse il vero problema è che dietro a tutta questa decadenza ci sono pronti come iene i soliti noti imprenditori edili pronti a costruire perche ormai quanto durera questo impianto immenso?sai che bella zona abitativa e commerciale diverrebbe una volta buttata giu sta cattedrale nel deserto
Mo’ che ci penso, sono pure i colori della fabbrica di Nichi, giusto che cerchiamo una sede…va beh che siamo operai e ci arrangiamo, ma ..oddio, qui ci vogliono operai specializzati!! Però mannaggia, me lo vedo come riuso ad hoc, vedo la scritta sulla fiancata, i tavoli incasinati di fogli e foglietti all’interno, le voci che escono dal finestrino come da un fumetto…vabbè, sognare non costa nulla .
Da quando sono stati introdotti i “pareri rapidi”, vedo che questi superano sempre di gran lunga il numero dei commenti all’articolo. Premesso che per carattere non mi condiziona un parere contrario o quanti siano, anzi, quando nella maggioranza non sono favorevoli generalmente rafforzo la mia opinione, io penso che non siano un mezzo opportuno da adottare qui, se lo scopo è quello di dibattere sulle notizie, perchè finiscono per essere un esercizio passivo e superficiale di critica. Molto facile fare click con il ditino, mentre le rotelle degli ingranaggi mentali arrugginiscono sempre di più per l’effetto prepotente degli altri media. Sarebbe più utile a tutti invece, che venisse dimostrato perchè non piace un’opionione con una contraria, sviluppata sulle proprie ragioni. Il “mi piace” non ha questa necessità ovviamente , ma i giudizi negativi direi che non possono prescindere dall’argomentazione per essere funzionali a questa opportunità di esprimere le proprie idee pubblicamente. Non esiste una degna categoria di pensiero fondata su, mi piace / non mi piace. Non voglio arrivare fino ai greci, ma mi pare abbastanza barbaro e primitivo come metodo avanzato di espressione. Un po’ troppo lapidario. Con questa introduzione,è stato fatto secondo me un passo indietro nel servizio offerto da CM . E in campagna elettorale locale che diventerà? una sorta di referundum popolare, un sondaggio di gradimento sui partiti e i candidati ?
Che facciamo? Mentre noi adulti pretendiamo dagli altri e come genitori dai nostri figli, che ci motivino sempre perchè una cosa piace e un’altra no, noi in tutta pigrizia qui davanti, ce la caviamo con un click sul no …e basta??
Io ho deciso di astenermi dai commenti finchè durerà questo sistema. Amo le sfide, ma aperte. “I torti e le ragioni” in formato espresso tecnologico, NON MI PIACCIONO.
@tamara
il tuo appunto sulle manine da circo romano ha dato da pensare molto anche a me. condivido la tua preoccupazione su quante manine saranno da qui a poco favorevoli a quel futuro presidente di provincia ma…ti confesso che non sono ancora approdato ad una decisione definitiva. personalmente, nella vita e su cronache maceratesi, tendo a parteggiare per gli interventi meno votati in modo positivo, convinto come sono che la curiosità di sapere come ragionano i pochi serva per stimolare i molti. confesso altresì che mi fa piacere vedere manine alzate ai miei interventi perché mi dà un senso di appartenenza a una comunità di cui non conosco nome e cognome ma di cui conosco le pulsioni, e le condivido. questo mi fa sentire antropologicamente un individuo e politicamente un cittadino…virtualmente parlando.
cari saluti antonio
Antonio, io preferisco una sana comunicazione alla migliore interpretazione, il reale al virtuale, i nomi ai nick. Qui la metto sul piano culturale, di modello, atteggiamento. Certi comportamenti col tempo diventano abitudini , vizi per quell’antropologia che nomini, ma di tipo culturale: è questo che non mi piace. Sai che ad esempio con l’uso del pc e degli sms , va scomparendo il carattere corsivo, l’italico, introdotto da Manuzio nel ‘500 ? Non vorrei ci scomparissero anche intere aree di cervello nell’insieme di tanta sinteticità quotidiana nella comunicazione. Se non qui, dove ci si confronta apertamente sui temi di politica, cronaca , attualità? Siamo tutti immersi in un sistema che non consente uno scambio effettivi di idee. Questa per me era un’ottima opportunità per tutti, non tanto perchè leggendo si può avere conferma delle proprie convinzioni pro o contro, quanto per esprimere il proprio consenso o dissenso fondato su argomentazioni, perchè solo così ti misuri con gli altri. Se però basta un click, perchè oguno dica la sua, non si è costretti per farsi sentire a formulare un pensiero da cui nasca un altro pensiero uguale o opposto , ci sarà stata solo una voce senza suono che si è aggregata a un coro sempre più ridotto.
Voto pollice verso a Tamara: uno perché se non scriverà più su CM tutta la comunità perderà molto in termini di interessanti pensieri e spunti affascinanti, due perché si sottrarrebbe al quel dibattito che paradossalmente cerca.
A mio avviso i “meta-pareri” sono un passo avanti nella comunità, perché rafforzano il potere di intervento della stessa su essa stessa! Ovvero aumenta la distribuzione dei poteri del singolo all’interno dell’ambiente condiviso (che non appartiene solo a chi scrive, e chi scrive spesso lo dimentica). Questa specie di filosofia con cui CM sembra voler costruire qualcosa è talmente avanti che difficilmente la si trova nel “real world”, per diversi motivi, di cui molti legati alle tematiche di conservazione del potere.
Qui su CM stiamo costruendo un progetto tutti insieme basato sull’autoregolamentazione e il buon senso: una cosa straordinaria! Tirare fuori aggettivi tipo “barbaro” o “pigro” è a mio avviso assurdo e ingrato, pretendere poi qualcosa da qualcuno (tipo le motivazioni del pollice verso) è qualcosa che difficilmente funzionerà su internet, nonostante sia molto sensato e utile agli interlocutori con cui si interagisce.
Lo scopo di dibattere poi, non lo si può imprimere a tutti i frequentatori della comunità: ci sono quelli che vogliono solo leggere le informazioni, quelli che non hanno grandi capacità con la lingua italiana (tipo me), quelli che hanno poco tempo…e quindi, in questo contesto, le manine potrebbero essere di aiuto, difatti vengono utilizzate molto. Ma potrebbero non essere il passo definitivo (guai se lo fosse), quindi sarebbe opportuno continuare nel cercare nuovi confronti.
Le manine, se tolte, marcano un passo indietro, ma se lasciate così come sono ora potrebbero dare qualche fastidio a chi scrive. Quindi, per non rimanere nel vago, propongo:
1) di responsabilizzare l’utente nell’uso, studiando una modalità che sia funzionale,
2) dare la possibilità di motivare le proprie ragioni del voto,
3) di capire se mettere o meno la lista dei votanti (con il loro voto) sia sensato oppure no.
Di certo ci sono ragioni anche tecniche da tenere in considerazione.
PS: la tecnologia permette di disattivare le manine in campagna elettorale, basta volerlo! 🙂
@ Antonio, mi fa piacere che hai rilanciato la palla, così posso spiegarmi ancora meglio. E’ così appunto che si può sviluppare la propria idea e ci si aiuta a crescere mettendo in circolo le opinioni( sembra banale dirlo). Anche io penso come te, che un aspetto importante sia quello del sentirsi in comunità anche se virtuale , ma la cosa è molto più complessa. Primo, anche se questo è un forum pubblico, alla fine siamo una sorta di gruppo aperto, dove chi scrive generalmente sono/siamo più o meno gli stessi rispetto alle migliaia di lettori e questo comporta che scatti una dinamica dove può innescarsi un condizionamento nella formazione dell’opinione. Ci sono centinaia di esempi in psicologia sociale che aiutano in questo, dimostrano cioè ad esempio, che quando un dato gruppo, posto di fronte ad un oggetto conosciuto – quindi qualcosa di incontrovertibile come percezione comune- se la maggioranza finge ad arte di vedere un cerchio quando hanno davanti un quadrato, l’unico inconsapevole della finzione che ci vede quello che è, un quadrato, dopo una, due volte che insiste a dire che è un quadrato, cambia risposta e inizia a sostenere che è un cerchio, anche lui. L’esempio è approssimativo, ma la sostanza è questa. Che c’entra qui?? Io penso che se ognuno è naturale che tragga per sintesi la sua opionione dalla conoscenza di tante altre, con questo ” ” giudizio breve ” ” , doppie virgolette, la valutazione complessiva che viene fuori dalla somma algebrica dei pollici, possa compromettere questo processo di formazione della propria opinione per seguire quella più generale. Non sto dicendo che qui siamo tutti bandierine, ma che questo è un fenomeno registrato in certe dinamiche sociali di cui tener conto.
Secondo. Sto osservando da un po’ questa spartizione di consensi e ho potuto constatare ad esempio che quando qualcuno riscuote un tot di approvazione schiacciante e qualcun altro condivide quello stesso commento, questo rispetto all’altro, per contro registra un numero superiore di click di segno opposto, negativo. Che vuol dire ? Che quasi certamente nel secondo caso si è cliccato contro la persona, secondo antipatia o altri fattori personali che sfuggono. Quindi attenzione, perchè quando si parla di politica in periodo elettorale, c’è il rischio di penalizzare qualcuno fornendone un’immagine negativa diffusa, che arriva da una maggioranza ristretta , ma senza quel fondamento nel merito dei contenuti; viceversa, di favorire qualcun altro che magari ha una cerchia di relazioni più ampie e che per tanti motivi, che altrettanto sfuggono , riscuote più simpatie.
Quello che perciò voglio sottolineare in via generale, è la perdita di contenuti in questa forma di (in)comunicazione .
Poi ci sono questioni di altro ordine, culturale, antropologico, ma rinviamo a domani se interessa.
ciao Antonio.
ipno, per puro amore di verità sul tuo p.s., preciso che la campagna elettorale solo formalmente inizia con una data mentre l’opinione si forma nel tempo; la differenza, è che in quel periodo subisce un’accelerazione e una pressione diversa. Non è una soluzione quindi sospendere le manine da * a ad a *.
Io credo di avere un grosso difetto su tutti gli altri che ho: penso sempre prima di parlare e dico quello che penso. Il che non vuol dire automaticamente come dici tu, che ” pretendo qualcosa” o voglio farmi largo e impormi con uno show di parole. Per me questo è uno spazio di confronto e basta. Ma non voglio convincere nessuno, sarà il tempo a dimostrare che non ho interessi diversi da questo. Quello che dici di me, si addice meglio ai veri snob, che si guardano bene invece dall’invischiarsi nei dibattii fuori dai circoli letterari e culturali e a tutti quelli che si parlano addosso misurando o meno le parole. Non ti seguo affatto infine, quando parli di distribuzione di potere condiviso tramite questa forma d’ interazione che io critico : è vero potere o pseudopotere ?
E’ un sapere comune che quando si legge un libro, in quel mentre, il libro legge te. Ognuno legge attraverso i pensieri degli altri quindi ciò che ha, che è dentro di sé. E così per ognuno di noi che si esprime in pubblico: se l’altro che legge, non è disposto a ricevere dalla lettura più di quanto ci proietti di sè stesso, diventa un tempo inutile confrontarsi.
Mhhh, davvero strano, credevo che l’articolo parlasse di un pullman abbandonato all’HR…
manuzio, campagna elettorale, questioni antropologiche, addirittura nichi vendola… Signori, che ne direste di scambiarvi i numeri di telefono e continuare questa “interessantissima” diatriba sul pensiero libero in privato tra voi???
Vi disturbo troppo se riporto la discussione sul suo tema originario???
Il pullman che ahimè giace abbandonato nell’antistadio dell’HR ha trasportato generazioni e generazioni di bambini, ragazzi e atleti. Chiunque abbia militato nella Maceratese, in qualsiasi categoria, è salito almeno una volta su quel pullman.
Proverò, come socio della Sportiva, a discutere con gli altri soci e vedere se è possibile fare qualcosa insieme all’attuale società.
Scusate l’intrusione e la pochezza di contenuti, continuate pure nella vostra discussione (magari evitando di politicizzare anche una questione come il glorioso pullman della beneamata Maceratese).
@tamara, mina e ipno
nonostante le poche manine con il ronzio dei nostri interventi siamo riusciti a sfastidiare l’aitante atleta tacchettato della maceratese che ci vuole far sapere che con gagliarda baldanza risolverà il problema del pullman abbandonato perché “…proverà, da socio, a parlarne ad altri soci per vedere se si può fare qualcosa…” e per proclamare questo programma di intenti vuole silenzio intorno a sé, non questo fastidioso ciaciulare, che di manuzio e nichi antropologo non si campa, ma di pallone sì
@emanuele bordoni
alè alè! può andar bene o dà fastidio? così, per regolarsi
Bene, personalmente sono contenta che quanto sollevato civilmente dal signor Marco, abbia avuto l’eco desiderata e in così breve tempo.
Nessuno voleva politicizzare niente, solo contribuire a una possibile soluzione rispetto alla segnalazione . Il nostro giro di contatti privati lo abbiamo fatto come lei consiglia e se a quel pulmann penserà lei o chi per lei, noi ora troveremo una soluzione identica alternativa, perchè ci piace l’idea.
Mi lasci dire però , che se qualcuno pubblica una qualsiasi cosa, nessuno può arrogarsi la pretesa di essere l’unico interlocutore e di dettare limiti alla discussione.; Tanto più se questo qualcuno, è anche uno dei responsabili, ahimè, da cui deriva quella lamentela.
Il tono del suo intervento inoltre, mi sembra decisamente spropositato rispetto a quella che era una semplice idea buttata là. Ci faccia sapere cortesemente che ne farà, visto che ormai questo glorioso pulmann è diventato un problemino di dominio pubblico.
cordialissimi saluti
Ma ve rennete conto che che state a parlà? Ma veramente li macerasi è ridutti proprio male. Però parlano qui e fanno pure li sapientoni e ce fanno la morale. Quanno però se deve annà a votà tutti come pecore a votà li soliti
Gentile avit, potrebbe spiegarmi dove ha letto che io sarei un “aitante atleta tacchettato”? Ebbene (magari le dispiacerà scoprirlo) sono solo un semplice cittadino, e non sono un atleta. Lo sono stato in passato ma non nella Maceratese e nemmeno nel calcio, ma in un’altra storica società cittadina. Detto questo, non ho scritto che risolverò il problema e non ho la pretesa di riuscirci. Per lei la frase “proverò a parlare con gli altri soci e vedere cosa si può fare insieme all’attuale dirigenza” può essere tradotta con “risolvere”? (Tralasciando la gagliarda baldanza)… Ma sorvoliamo, ho l’impressione che in quello che ho scritto lei ha letto tutt’altro.
Tra gli scopi dell’associazione La Sportiva c’è anche quello di difendere e mantenere alto il blasone della Maceratese. Per quello che mi riguarda, in qualità prima di tifoso e poi di cittadino, anche quel vecchio pullman ha un suo valore storico e affettivo, motivo per cui PROVERO’ (proverò, sig. avit, proverò, e non risolverò, ok?) a parlarne con gli altri soci. Si, gradirei il silenzio, ma solo da parte di chi scrive cose che niente hanno a che vedere con l’argomento iniziale. Complimenti per aver citato una seconda volta il nome del noto politico la cui citazione si, mi ha sfastidiato, e concludo esprimendo un mio personale parere, secondo il quale di pallone non si campa, ma del suo antropologo neanche.
Gentile Tamara, se nessuno voleva politicizzare niente, lei avrebbe benissimo potuto scrivere che le occorreva una sede per la sua “associazione” o al limite per il suo “partito”. Se non voleva politicizzare niente, può spiegarmi che bisogno c’era di farne il nome? Sul fatto che io abbia “la pretesa di essere l’unico interlocutore” vale quanto scritto al sig. avit. Non pretendo mai e in nessuna discussione di essere l’unico interlocutore, ma all’interno di un articolo che parla di un pullman vorrei interloquire con qualcuno che parla di un pullman. Mi fermo, altrimenti rischio di scatenare una discussione su censura o libertà di parola ecc. ecc.
Buona serata.
Si, effettivamente sarebbe un peccato rottamare quel pezzo di storia…comunque stasera verso le 22 ci si vede per la riunione e valuteremo cosa si potrebbe fare per salvare quello cha a tanti può sembrare un vecchio catorcio…
Bordoni, lei chiede io rispondo, poi basta in assoluto perchè davvero è tutto incredibile. Lei forse non sa, che qualche mese fa successe una cosa analoga su queste pagine, una segnalazione da parte di Fabio M. Conti e quella “cosa” che le dà fastidio, rispose coi fatti: ma non ci fu nessuno che ebbe da ridere o lamentarsi in quell’occasione per quanto ci siamo adoperati, tutt’altro. Con lo stesso spirito ho risposto a quest’articolo e anche in modo del tutto scanzonato e improvvisato, detto molto sinceramente. Leggo il titolo , l’articolo, vedo un pulmann ABBANDONATO rosso e bianco ( colori anche nostri, se permette) che crea fastidio e mi vengono le idee che scrivo di getto. Credo che come ORGANIZZAZIONE ONLUS , possiamo autocitarci al pari di una esistente società sportiva , non crede? E’ lei che pecca d’informazione ed ha le idee confuse su chi siamo, che facciamo, ecc. Quindi, ha travisato completamente il senso dei miei due interventi iniziali ed è finita così, che mentre doveva essere il pulmann a creare disagio, il disturbo l’ho arrecato a lei a cui fa capo la responsabilità del disagio: se non è paradossale questo!
SOLO successivamente, ho creato un link di quest’articolo alla bacheca della ” cosa” dove sempre in tono giocoso, ho detto agli altri che ne pensavano e oggi, visto che l’idea era piaciuta, ci stavamo già muovendo per sapere a chi appartenesse.
Come lei pecca infatti di sapere su noi, io della storia del pullmann e della maceratese, ma d’altronde altre informazioni che riconducessero alla proprietà del pullmann che veniva descritto come ABBANDONATO non c’erano nella lettera. Pensavo che fosse ormai una res nullius e di trovare così una soluzione di comodo per tutti. Ma Macerata non è pronta a questi segnali di vita extrapolitica e le conseguenze possono essere imprevedibili come questo suo risentimento, per me ripeto immotivato vista la situazione di partenza.
Mi domando se questo accaduto, significa che a Macerata c’è chi può e chi non può , partito o associazione o organizzazione o privato , occuparsi dei problemi comuni e fornire le sue soluzioni. Mi piacerebbe sapere chi ce l’ha l’appalto delle soluzioni quando i problemi , i disagi, le inerzie, ci arrivano addosso dalle pagine di un giornale, così la prossima volta chiedo prima il permesso per potermene interessare come cittadino. Perchè anche io sono un cittadino prima di tutto, come Bordoni ha puntualizzato di essere, rispetto alla società sportiva.
saluti cari a tutti.
Uhmmm!
gentile emanuele,
capisco benissimo il valore del ricordo che quel pullman riveste ma non ho trovato disdicevole, anche se fuori argomento, sviluppare un discorso relativo a questo mezzo di comunicazione che entrambi utilizziamo e cioè gli interventi (e giudizi con le manine) su cronache maceratesi. siccome siamo tutti nella stesa comunità telematica si chiacchiera, si interviene e la discussione spesso diverge (divertente noh?) dal discorso principale. ho solo trovato veramente gratuito e arrogante il tuo modo di voler zittire altri che stavano discutendo, che comunque non ti toglievano il tuo spazio. e ho risposto per le rime
saluti antonio
Su su…c’è spazio per tutti, anzi, qualcuno chiami Cesari che ancora non si è visto da queste parti…inizio a preoccuparmi!
Pollicione in su per Tamara che è tornata a scrivere!
🙂
Sembra che il pullman in questione faccia parte della cosiddetta massa attiva della Maceratese che non fu ammessa ai campionati nel 1989…se qualcuno ha notizie più precise è pregato di intervenire, grazie
I bene informati dicono che la zona intorno allo Stadio (pianeggiante) sarebbe ottima per una superba e spettacolare speculazione edilizia.
L’unico problema al momento è che, invece di lasciarlo marcire, nello Stadio ci buttano sopra soldi su soldi.
Insomma amministratori, abbiate pietà degli speculatori edilizi che perla zona Stadio, come nel caso del Centro Fiere di Villa Potenza, sono almeno alcni anni che hanno già i progetti pronti, gli studi fatti, le foto prese, i rilevamenti compiuti….
Bisogna pur capirli i nostri costruttori, del resto in Via dei Velini solo la zona Stadio non è stata ancora massacrata da una colata di cemento…
Gentile avit, “zittire” non è mai stato il mio obiettivo. Il mio era un invito, esplicito, questo sì, a spostare la vostra discussione in una sede (telematicamente parlando) più appropriata. Magari in un’altra sezione più inerente alla discussione, o segnalando il vostro dissenso alla redazione del sito. La discussione spesso diverge, è vero, ma quando da un pullman si è arrivati a parlare di antropologia, onestamente mi è sembrata divergere un po’ troppo.
Gentile Tamara, ho apprezzato anch’io il modo con cui lei e i suoi amici avete risposto con i fatti in quella occasione.
Detto questo, potrebbe dirmi in che modo, secondo lei, farebbe capo a me la responsabilità del disagio?
E’ vero, non sono informato sulla sua associazione, ma non nutrire interessi nei confronti di qualcosa non vuol dire “peccare di informazione”. Del resto non mi sembra di aver preteso di parlarne. Quello che non ho gradito è il fatto che lei abbia citato gratuitamente, quando non ce n’era nessun bisogno, il nome di un politico. Mi perdonerà se fare questo, per me, significa politicizzare gratuitamente.
E mi perdonerà anche se a me sembra ESTREMAMENTE paradossale che la stessa persona che mi accusa di “arrogarmi la pretesa di essere l’unico interlocutore” e di “dettare limiti alla discussione” inizi un suo intervento scrivendo “lei chiede io rispondo poi basta in assoluto”.
Detto questo, ha già pensato Glauco a scrivere le poche informazioni disponibili riguardo al pullman. Mi unisco all’invito, se qualcuno ha maggiori informazioni si faccia avanti.
Buo pomeriggio.
A me sembra che fra tanti discorsi si sia perso di vista quello che forse era il problema principale posto dal sig. Paolucci: lui e la sua bambina in bicicletta sono stati fatti sloggiare per una pretesa “incompatibilità ambientale” della bicicletta sul piazzale dello stadio da parte di uno “zelante addetto al traffico” (vigile urbano o ausiliario del traffico o chi altro?). Questo individuo fa la predica e “scaccia” la bici ma non si accorge dell’autobus parcheggiato senza assicurazione (su suolo pubblico o privato?) e sicuramente in condizione tale da poter essere considerato un rifiuto ingombrante abbandonato il cui fatto costituisce rato per una legge del 2008 che prevede anche l’arresto.
Allora, “zelante addetto al traffico”, come la mettiamo? E’ facile prendersela con i piccoli e lasciare perdere i “grandi”!
@ Bordoni
– “lei chiede io rispondo poi basta in assoluto”.
Basta in assoluto per quanto riguarda i miei interventi qui. L’azzittimento era rivolto a ME stessa. Avevo scritto poco sopra che non avrei più commentato per le ragioni che ho detto e che come da lei più volte sottolineato, hanno portato fuori tema dall’articolo . Volevo dire perciò, che se lei mi ha interpellato io rispondo e basta lì. Nè più nè meno, per il motivo per cui sto scrivendo di nuovo ora.
– Bordoni: potrebbe dirmi in che modo, secondo lei, farebbe capo a me la responsabilità del disagio?
perchè si è tirato dentro da solo dicendo:
– Proverò, come socio della Sportiva, a discutere con gli altri soci e vedere se è possibile fare qualcosa insieme all’attuale società.
Per me che non la conosco, che non so niente della Sportiva e della storia societaria della squadra locale, dalle sue parole questo vuol dire essere in qualche modo responsabile; come e in che misura lo sa lei e l’attuale società. Pensi che vedendo il pulmann, non avevo nemmeno stabilito il legame con la Maceratese. pensavo fosse un pulmann qualsiasi abbandonato da anni nello spiazzale dello stadio.
– Bordoni: Quello che non ho gradito è il fatto che lei abbia citato gratuitamente, quando non ce n’era nessun bisogno, il nome di un politico. Mi perdonerà se fare questo, per me, significa politicizzare gratuitamente.
Appunto che parlavo di sua disinformazione sulla nostra attività. Certo che non è tenuto a sapere, ci mancherebbe, però saperlo avrebbe evitato tanti fraintendimenti. Non approfondisco, ma le dico che io per esempio sono nella *** e mi ci trovo bene perchè non è la stessa cosa che fare politica nel senso tradizionale di potere dei partiti e di palazzo. Noi siamo fuori dai partiti e dal palazzo, non siamo neanche una lista e quindi non candidabili a nessuna corsa elettorale. Tendenzialmente perciò, tutti quelli cui piace “la buona politica” e aggiungo del fare più che il proclamare, possono aderire, lasciando fuori la propria appartenenza a un partito o la propria idea di voto. Abbiamo infatti simpatizzanti di sinistra come di destra.
Il fatto che nella *** ci sia il nome del politico che la infastidisce, è perchè le *** hanno una loro storia d’origine ma il cui sviluppo in tutta Italia e all’estero dove si vanno espandendo , persino in America, ha assunto un’altra valenza di scopi, restando portatrici di alcuni precisi valori che chi vuole abbraccia e ne fa un modo di vivere la politica, ovvero la cosa pubblica.
Così le ho spiegato, spero, il perchè non c’era alcun motivo di fare reticenza sul nome. Giustificarmi proprio no, perchè non è reato, non è apologia, non è censurabile parlarne. Non era nemmeno fuori luogo, perchè sono intervenuta prospettando una soluzione assolutamente in coerenza col nostro modo di pensare e di agire.
L’unica cosa che non avevo certamente potuto preventivare, è che avrei potuto urtare la sensibilità di qualcuno. Ma sa, non è che per me sia molto meglio, quando leggo altri nomi che non sono nelle mie corde, eppure li leggo e molto più spesso.
In ogni caso, spiegare le ragioni quando si è in perfetta buona fede è sempre difficile, al limite dell’impossibile; è molto più facile quando si è in malafede, quando ci si marcia. E non è questo il caso. Niente riferimento gratuito perciò, basta la nostra volontà di aiutare a risolvere una questione piccola come questa, a legittimare la pronuncia di quel nome.
Mi spiace , ma quello è , e io di certo non posso cambiarlo per non ferire la sua suscettibilità .
Quindi, secondo lei, la frase “provare a parlarne con gli altri soci e vedere se si può fare qualcosa” può essere tradotta in “essere in qualche modo responsabile”.
Mah, faccia un po’ lei…
P.s.: se la fabbrica di nichi è come lei dice fuori dai partiti, dal palazzo ecc. ecc., non sarebbe bastato chiamarla la fabbrica? Sarebbe stato molto più trasparente e limpido omettere il nome del suo fondatore, che dal palazzo è stipendiato. Il nome del politico che compare nella denominazione a me basta e avanza per non considerare un’associazione così distante dai partiti, dal palazzo e dalle corse elettorali.
Tornando al pullman, e prendo spunto da quanto proposto da Tamara, si potrebbe utilizzare come bar stabile dietro la tribuna dell’HR, da utilizzare nelle partite in casa.
Sarebbe molto molto pittoresco.
D’accordo Bordoni, lei non ha responsabilità; continuo a non capire allora perchè si è fatto avanti e perchè ha messo avanti l’attuale società.
Sul p.s. le dico subito che le osservazioni che ha mosso, sono più che comprensibili; noi che stiamo al dentro sappiamo quanto siamo variegati e distanti dal modo di fare politica comunemente inteso, ma ci rendiamo conto anche di quanto sia complicato comunicarlo all’esterno per questa etichetta d’origine. E’ una questione un po’ complessa, su cui abbiamo tanto discusso anche internamente per portare in luce le differenze, quindi capisco che lei come tanti possiate vederci qualcosa di spurio, però per chiarirle le idee dovrei sviluppare un discorso che non credo sia il caso di fare adesso.
Ecco sull’ultimo punto, per riportare invece ogni discorso alla concretezza, qualsiasi cosa vogliate farne , se volete potete chiederci informazioni per potervi valere dell’ iniziativa che stiamo per approntare relativa alla ” Banca del Tempo” . In pratica la BDT, è un sistema di scambio di prestazioni lavorative, materiali o intellettuali, in cui il valore di scambio non è il denaro ma il tempo. Lo spirito con cui noi ci facciamo promotori di questa istituzione , è quello di diffondere localmente un servizio di utilità sociale come si va consolidando in molte città italiane ed estere.
Se mi sono fatto avanti l’ho fatto in qualità di tifoso, di cittadino e di socio della Sportiva. Per fare un po’ di chiarezza, la Sportiva è un’associazione creata e composta da tifosi della Maceratese, e non è collegata alla società. L’unico trait d’union consiste in una persona, delegata dai soci, che in qualità di portavoce dell’associazione si interfaccia con la società riguardo le varie problematiche. Non ho messo avanti l’attuale società, ho scritto che avrei provato a vedere se fosse stato possibile fare qualcosa insieme alla società, nel modo sopra descritto.
La banca del tempo mi sembra davvero un’ottima iniziativa, dall’enorme potenziale.
Vi auguro e mi auguro che riusciate ad avviarla nel migliore dei modi, significherebbe creare un ottimo veicolo sociale che snellirebbe enormemente i tempi e le modalità per affrontare le svariate problematiche, e nondimeno farebbe risparmiare diversi soldi ai cittadini. Complimenti per l’iniziativa.
Buona giornata.
citazione :
“Mhhh, davvero strano, credevo che l’articolo parlasse di un pullman abbandonato all’HR…
manuzio, campagna elettorale, questioni antropologiche, addirittura nichi vendola… Signori, che ne direste di scambiarvi i numeri di telefono e continuare questa “interessantissima” diatriba sul pensiero libero in privato tra voi???
Vi disturbo troppo se riporto la discussione sul suo tema originario???
Il pullman che ahimè giace abbandonato nell’antistadio dell’HR ha trasportato generazioni e generazioni di bambini, ragazzi e atleti. Chiunque abbia militato nella Maceratese, in qualsiasi categoria, è salito almeno una volta su quel pullman.
Proverò, come socio della Sportiva, a discutere con gli altri soci e vedere se è possibile fare qualcosa insieme all’attuale società.
Scusate l’intrusione e la pochezza di contenuti, continuate pure nella vostra discussione (magari evitando di politicizzare anche una questione come il glorioso pullman della beneamata Maceratese).”
” QUOTO IN PIENO SIGNOR BORDONI ”
le ho gia’ lasciato la manina verde in segno di mia approvazione, ma poi ho letto che le manine a molti non piacciono, cosi ho deciso di scrivere due righe a suo favore
Buona giornata a tutti !!!
Qualcuno sa dirmi cosa c’è di tanto strano nella frase “Proverò, come socio della Sportiva, a discutere con gli altri soci e vedere se è possibile fare qualcosa insieme all’attuale società.” ? E perchè si tira in ballo la società Maceratese ? ma è ovvio…perchè come ricordato da tanti quel pullman ha trasportato svariate generazioni di ragazzini…che giocavano a calcio nella Maceratese…e forse l’attuale dirigenza potrebbe (ripeto POTREBBE) essere interessata a recuperare questo cimelio…tutte le altre polemiche che sono scaturite in questa discussione non sono riuscito minimamente a comprenderle…
qualcuno sa dirmi ………a chi è intestato il pulmino e l’assicurazione scaduta ??????????? proverò… potrebbe….. ma di chi è????????? sta su suolo pubblico o privato? MA E’ OVVIO….se uno ci tiene a una cosa la lascia abbandonata!!!!!!!!
E’ stato scritto già di chi è quel pullman…di una società di calcio che non esiste più…ed è inutile che fai lo splendido…
da quanto non esiste più la società di calcio?
suolo pubblico o privato?
se è pubblico va fatta la rimozione forzata. chi paga?
se è privato chi se lo accolla? chi paga?
da quanto non esiste più la società di calcio? 1989
suolo pubblico o privato? Comune di Macerata
se è pubblico va fatta la rimozione forzata. chi paga? Lo chieda alla Polizia Municipale, io onestamente non lo so…
io onestamente…. penso che ete fatto vuàtri li splendidi …li ricordi …il glorioso pulmann…le generaziò ….ma alla fine paga PANTALO’ !!!
(se non se autotassa li tifusi pe tenesselu se ha ditto che ce tène tanto)
l’assicuraziò chi l’ha pagata fino al 2008?
dall’89 al 2008…ma se po’ sapè chi ce caminava ?????
la Maceratese…credo che l’ultimo a pagare l’assicurazione fu Andrea Barcaglioni, presidente fino al 2008…magari chidete a lui perchè il pullman l’ha lasciato lì…