Bengalese insultato
da ragazzini
Civitanova si interroga

Il sindaco pensa alle denunce

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Mobili

Il sindaco di Civitanova, Massimo Mobili

di Laura Boccanera

Il fatto sussiste. Lo hanno riconfermato i carabinieri: ma ciò sembra non bastare. Di immigrazione, razzismo, maleducazione e Civitanova si parla ancora molto. E in un attimo si capisce che, proprio come nel gioco del telefono, una goccia diventa valanga. Ecco che una giornalista credibile, una collega, diventa una fanatica in cerca di scoop, ragazzini maleducati di genitori maleducati diventano una baby gang razzista, una città diventa un covo di pericolosi xenofobi, un venditore ambulante che cerca di sopravvivere è agli occhi di alcuni un illegale abusivo che danneggia gli interessi dei commercianti. Perchè come insegnano nelle scuole, c’è il fatto e ci sono le opinioni. E il fatto è che un gruppetto di ragazzini maleducati ha iniziato a infastidire un bengalese, che non se l’è presa e se ne è andato. La notizia invece è che mentre ai cronisti di tutta Italia i bagnanti della spiaggia hanno detto di non aver visto nulla e che forse nulla era accaduto, gettando un’ombra sulla cronista dell’Ansa, davanti ai Carabinieri qualcuno ha ricordato. E poi c’è la politica che analizza e la gente comune che legge, interpreta, ideologizza, condivide. Sicuramente è un episodio che ha creato molto scalpore e che continuerà ancora.
Discutibile per esempio la possibilità, di cui ha parlato proprio oggi il sindaco, di passare alle vie legali dal momento che secondo il primo cittadino l’immagine di Civitanova che è emersa dalla stampa nazionale è stata danneggiata rispetto alla portata del fatto in sé. “La tutela della legalità – ha detto Mobili  – interessa tutti ma la persona viene prima di ogni altra cosa e per questo ho proposto il pranzo della solidarietà in spiaggia con i ragazzini, per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche importanti come quella del razzismo. Civitanova non va però etichettata come una città xenofoba, il fatto è stato ingigantito e stiamo pensando se sporgere denuncia per il danno recato all’immagine”.
Critico Stefano Ghio del Pd <<mi domando se sia giusto ed educativo sostenere e promuovere una azione giudiziaria per il danno di immagine subito da Civitanova Marche nei confronti di chi ha avuto semplicemente il coraggio di denunciare un fatto vero penso che l’idea del Sindaco Mobili di organizzare una cena per gli extracomunitari non sia errata a condizione però che tale occasione veda la partecipazione non solo dei bambini ma anche dei genitori che debbono dare loro l’esempio, ed a condizione che tale occasione si  inserisca in un percorso di sensibilità sul valore della persona umana che coinvolga tutte le istituzioni, dalla famiglia alle scuole>>.



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