di Alessandra Pierini
La prima volta di Gianni Rivera a Macerata è stata una serata bagnata da tanta simpatia, amarcord e spunti di politica internazionale visto che l’ex golden boy del calcio italiano è candidato alle elezioni europee. In quelle vesti si è presentato ieri alla platea marchigiana in un tour che lo ha visto in provincia a Recanati (proveniente da Jesi), e a Macerata. “Ho fatto in tempo pure a salutare, strada facendo, i miei amici dell’Università di Camerino (che lo vede spesso ospite come relatore di importanti convegni ndr)”.
A “portare” Rivera a Macerata è stato Massimo Pizzichini, candidato alle Provinciali per l’Udc, partito cui appartiene lo stesso ex campione del Milan. “Già, che ne pensa di Josè Mourinho?” gli ha chiesto il giornalista Maurizio Verdenelli. “Penso che a vincere le partite e gli scudetti siano soprattutto i giocatori che vanno in campo. Lo stesso Nereo Rocco teneva più allo spogliatoio che alle strategie così estremizzate in questi anni: era un uomo di grandissimo buon senso e di altrettanta umanità, il Paron. I giocatori di quel Milan erano soprattutto suoi amici, ai quali raccomandava alcune cose. E basta. Considero con grande sospetto tutti coloro che teorizzano schemi, fanno disegni, tracciano geometrie su bloc notes infiniti a bordo campo a capo basso mentre a qualche metro di distanza si lotta dando l’anima”.
Ad introdurre Rivera è stato il candidato alla presidenza della Provincia, Franco Capponi che ha dialogato col pubblico, rispondendo alle varie domande che non si sono fatte attendere soprattutto sul tema delle politiche giovanili e sulla cultura in riferimento al futuro dello Sferisterio (“Lo spettacolo dal vivo deve generare economia. Lo Sferisterio non ha finora portato benefici e non è stato sfruttato per valorizzare l’immagine della nostra offerta turistica”)
Poi la scena è stata tutta per l’ex Golden Boy che si è concesso insieme con l’amico Pizzichini ai numerosi fotoreporter presenti sotto il tendone allestito a fianco della sede della Croce Verde, in viale Indipendenza. E’ stato un intervento, lungo, appassionato seppure nello stile contenuto che da sempre lo contraddistingue (pure quando giocava), quello di Rivera al centro del fuoco di fila delle domande da parte dell’uditorio maceratese. Quanto è vicina l’Europa all’Italia e alle Marche? Più di quanto si pensa regolando e magari modificando attraverso la legislazione, regole e consuetudine antichissime: il riferimento è stato anche all’alimentazione e ai cibi. Che significa portare “rigore” (come scrive Rivera nella sua propaganda elettorale) in Europa per uno che come lui ne ha segnati parecchi nelle porte avversarie? Si è così parlato in merito di Finanza e pure di lobbismo, fenomeno purtroppo molto presente anche laddove si dibatte (Commissioni) ha detto l’onorevole. Gran dibattito, poi, intorno al problema “respingimenti”. Rivera si è detto disponibile alla linea umanitaria, facendo le opportune differenze.
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Nulla da dire su Rivera giocatore, anche perchè essendo tifoso del Milan ho avuto la fortuna di vederlo giocare in occasione dello scudetto del 1979 e ho visto (in TV postumo in quanto all’epoca ero troppo giovane per ricordare) così tante volte il 4-3 alla Germania del 1970 che resterà indelebilmente impressonella mia mente.
Però qualcosina di Rivera politico l’avrei da dire.
Soprattutto perchè è un uomo che ha militato (parafrasando un film degli anni ’60) “sotto dieci bandiere”.
Certo Rivera non è stato il primo a fare carriera da unaparte e poi sputare nel piatto dove aveva mangiato fino al giorno prima e passare dall’altra però che debba essere Riveraa venire a pontificare a Macerata paralndo dipolitica mi sembra un pò eccessivo.
Non credo che uno che ha fatto così tante volte il “salto della quaglia” sia il politico adatto a rappresentareun simbolo nel quale riconsocersi.
Rivera nasce democristiano nel lontano 1987 (cioè HA INCARICHI DA 22 ANNI) per poi confluire nel Patto Segni (1994) ed essere eletto alla Camera, dove ha ricoperto il posto di Segretario.
Dal 1996 al 2001 è stato sottosegretario nei governi dell’Ulivo (centrosinistra).
Nel corso della legislatua ha cominciato a saltare (dal Patto Segni a Rinnovamento Italiano di Dini) per poi confluire nei Democratici di Prodi e poi confluire nella Margherita.
(cioè in 5 anni ha cambiato 3 casacche, sempre nel centro sinistra, presumibilmente per conservare la poltrona)
Nel 2004 si è candidato con Uniti nell’Ulivo alle Europee dove è diventato deputato nel 2005 subentando a Mercedes Bresso (eletta nel frattempo presidente della Regione Piemonte).
Nel 2005 cambia ancora una volta casacca finendo nel gruppo europeo dei “non iscritti” ( la maggior parte di questi parlamentari sono di estrema destra!!!) per poi saltare subito dopo nella Rosa per l’italia (partito politico che si richiama ai valori del cristianesimo democratico, fondato l’8 febbraio 2008 da Bruno Tabacci e da Mario Baccini, in seguito alla loro fuoriuscita dall’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro di Pier Ferdinando Casini)
Tra ‘altro è anche membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, nonché consigliere per le politiche sportive del Comune di Roma (dal 2001)… Tanto perchè nel curriculum non manchino i doppi e i tripli incarichi
Un grandissimo sportivo ma, di sicuro, un politico di estrema (in)coerenza, visto le tante volte che ha cambiato bandiera….
Se questo è un esempio positivo da portare, per la campagna eletorale di Capponi, cristianamente dico: “Dio ce ne scambi e liberi”
Ringrazio la Collega Alessandra Pierini per la citazione.
Tenevo, da ultraquarantennale tifoso di Rivera, ad essere con lui a Macerata. A Gianni ho chiesto, tra l’altro, se anche a lui così come a Paolo Maldini e ad altri pochissimi (in tutto quattro) giocatori-bandiera del Milan, era stato concesso gli onori del trionfo a San Siro. Insomma il giro di campo alla fine della sua ultima partita. In merito avevo infatti sentito dire dal commentatore di Sky, domenica scorsa, che il “giro di campo” di Maldini (pure tra i fischi vergognosi che sappiamo) era stato fatto fare anche a Gianni Rivera. Il quale a sorpresa me lo ha negato: “No, nessun giro di campo, anche perchè non sapevo che quella che giocai per l’ultima volta, sarebbe stata la mia ultima partita in campionato, il mio addio al calcio”.
Sono rimasto molto sorpreso, non così invece quando ho notato
un chiaro interesse da parte di un peraltro misuratissimo Rivera ad un ventilato addio di Berlusconi al Milan, così come ha fatto presagire domenica scorsa un’intervista di Paolo Berlusconi a Telelombardia: “Mio fratello verrà ricordato come il presidente più vincente al Milan…”.
Per quanto riguarda le numerose bandiere politiche di Rivera, che da giocatore ha militato sotto un’unica bandiera (quella rossonera)lunedì ho rammentato all’ex golden boy il primo libro che gli venne dedicato, scritto da Oreste Del Buono: “Un tocco in più”, da me religiosamente acquistato con i primi risparmi della “paghetta” (mille lire a settimana).
Una previsione in chiave…politica? In realtà Rivera è stato portatore di profondi valori umani e cristiani che hanno avuto più case nella Politica italiana e a quelle idee l’ex campione del “tocco in più” (o in meno) è stato coerente.
Mi era sfuggito prima ma l’onorevole Rivera, dopo essere brevemente transitato per la Rosa Bianca è ritornato nell’UDC… Cioè ennesimo salto di schieramento.
Probabilmente tutti questi dribbling, da un movimento all’altro e dal centrosinistra al centrodestra passando per il centro del centro del centro, sono una reminiscenza di quando dribblava sui campi di calcio……
A proposito sarebbe interessante capire come mai l’UDC, del cattolicissimo (ma con 2 famiglie) Casini, sono oltre 14 mesi che non perde l’occasione per cercare di essere “terza parte” tra centrosinistra e centrodestra e poi i suoi esponenti, a livello locale, si alleano con questo e con quello…..
Allora a livello locale tali alleanze, invece che avere un UDC indipendente, sono dettate solo da opportunismo politico???
Cioè, verrebbe da pensare legittimamente che dove è possibile e con chiunque sia disposto, anche l’UDC corre per trovare qualche poltrona su cui incollare il fondoschiena..