di Alessandra Pierini
Tanti condizionali nella conferenza stampa convocata per questa mattina da Romano Carancini che si esprime con verbi coniugati ai tempi dell’incertezza, con la prudenza necessaria nella sua posizione di aspirante candidato Sindaco, il che vuol dire ben due votazioni prima di approdare, eventualmnte, alla carica di primo cittadino.
Romano Carancini, finora capogruppo del Pd in consiglio comunale ha voluto presentare i temi a cui tiene di più e le problematiche che saranno prioritarie qualora fosse scelto per correre alle comunali.
Se Romano Carancini sarà eletto sindaco, oltre a nominare un vice-sindaco donna e a coinvolgere tanti volti femminili in politica, modificherà il modo di operare amministrativo: ” L’identità sarà l’elemento trainante su cui mi baserò, lavorerò sul talento di questa città e dei suoi abitanti valorizzando anche i doni della storia con un metodo di lavoro per progetti. Elemento cardine sarà la qualità della vita, al centro della quale poniamo l’uomo.”
Tanti sono i temi per i quali Carancini propone le sue soluzioni: si inizia con le strade e i marciapiedi : “Quando parlo di strade penso al collegamento tra la Pieve e la superstrada, al completamento dello svincolo di San Claudio e ancora alla strada da Via Pace a Corso Garibaldi. Mi sento di lanciare una sfida al Presidente della Provincia Franco Capponi che ritengo capace di saper cogliere il mio spunto. Lo sfido a ripensare e riconsiderare l’importanza della superstrada progettata dall’ex Presidente Silenzi per collegare Villa Potenza all’autostrada. Ritengo che sia un progetto fondamentale per la nostra città.”
Il secondo punto ritenuto fondamentale da Carancini è l’ambiente: “Ho in mente diversi progetti in questo senso. Vorrei che si realizzasse un parco urbano “dell’acquedotto” che dal Sasso d’Italia possa passare sotto Colleverde per poi arrivare alla zona archeologica di Villa Potenza e all’area fluviale e che sarebbe caratterizzato da un sistema di piste ciclabili e luoghi di passeggio. Penso poi ad una pista ciclo-pedonale che da Fonte Scodella raggiunga l’Abbazia di Fiastra e, anticipo le ironie di Munafò che dirà che non possiamo fare una pista in discesa, per dire che già esistono0 esempi simili in Europa.”
Per migliorare la mobilità, Carancini proporrebbe una metropolitana di superficie con fermate scelte in maniera molto razionale. Altro punto focale della sua presentazione è la cultura è la valorizzazione del Centro Storico: “Ho colto gli stimoli di Mauro Montali su Cronache Maceratesi e vorrei trovare risorse per far conoscere luoghi storici e culturali. Proporrei inoltre una grande mostra che possa far da veicolo alla promozione della città. Ritengo inoltre fondamentale la realizzazione di un luogo dello spettacolo che oltre ad essere utilizzabile per lo sport potrebbe servire. come una sorta di auditorium, per spettacoli musicali di qualità.”
Per quanto riguarda tutti gli altri candidati, l’apertura al dialogo di Carancini è massima nei confronti di tutti, da Mosca con il quale ritiene di avere in comune tratti importanti a Giorgio Ballesi che ha inserito nel suo programma punti interessanti e per finire a tutte le liste civiche. “Ho la ferma volontà di dialogare con tutti, sempre tenendo presenti le scelte fatte dalla mia coalizione, sia per aunto riguarda le liste che gli altri partiti quali ad esempio l’Udc. Credo sia necessari ala volontà di ripensarsi anche politicamente superando le ideologie ormai cristallizzate. Ad esempio io e Mari la pensavamo molto diversamente riguardo alle primarie, lui vedeva la soluzione migliore nella scelta politica e questo la dice lunga sul suo modo di porsi. Io so di essere un outsider e so anche che alcuni personaggi autorevoli condizionano la politica di questa città, ma so anche che i miei grandi elettori sono quei 1198 cittadini che hanno firmato per me tra i quali – ironizza – ben 20 o 25 stranieri.”
Non poteva mancare l’accenno alla attuale amministrazione di cui Carancini è stato protagonista: “Io sono diverso da Giorgio Meschini – afferma Carancini – le mie decisioni marceranno sulle mie gambe e su quelle di quanti mi sosterranno. Anche se sono convinto che Meschini ha lavorato abbastanza bene e che i risultati del suo lavoro si vedranno tra quindici anni. Se devo trovare dei limiti uno forse è il ritardo con cui l’amministrazione ha agito, ad esempio nella realizzazione della piscina e un altro la difficoltà nei rapporti e nel fare da punto di raccordo tra i vari soggetti.”
L’appuntamento è per il 20 dicembre, giorno delle primarie, i maceratesi hanno otto giorni per scegliere, intanto i 1198 firmatari di Romano Carancini hanno ricevuto un invito al voto con tanto di foto e caloroso messaggio di invito.
(Nelle foto: la conferenza stampa di questa mattina e al centro Romano Carancini assieme ad Anna Menghi in Consiglio comunale)
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Buone le intenzioni su ambiente e cultura, ma restano sempre idee del tutto prive (almeno per ciò che è scritto in questo articolo) di una concretezza che permetta di valutarle adeguatamente. Continua a mancare (per Carancini come per quasi tutti gli altri candidati) un programma degno di questo nome.
Quello che invece si capisce molto bene (e anche questo è un tratto comune a molti candidati) è l’approccio alla viabilità: strade, strade, strade… Tutti concentrati a costruire strade nuove, e nessuno che pensi magari di ridurre il traffico esistente.
Chiudo con una richiesta: se ha già scelto, come è evidente, il suo vice-sindaco, perché non ci dice il nome?
Carancini gioca da libero, come a calcio ed ha tanti elettori dalla sua parte: non ha grandi elettori che sostengono ma condizionano. D’altra parte non è tipo da grandi firme: alle firme dei personaggi storici preferisce quelle dei cittadini comuni, TANTI PERO’…EGLI RAPPRESENTA UN SALTO GENERAZIONALE, ma ha radici amministrative ben salde: dieci anni da capogruppo gli permettono di avere il polso della situazione amministrativa, perché ha dovuto studiarsi le delibere una ad una per esprimere a nome del gruppo del Pd pareri, orientamenti, e, spesso, critiche ed emendamenti, Laz parola decisa e la capacità di mediare e tessere consensi ne hanno fatto il consigliere che da il ‘la’ al dibattito consiliare. Ha cercato spesso consensi al di là della maggioranza sulle singole delibere, v alorizzando le critiche e cogliendo ‘fior da fiore’ perfino fra le spine di interventi duri ed aspri della minoranza. E nell’esprimere pareri diversi dalla Giunta è statoi in grado di ritessere situazioni difficili e cercare sintesi un passo più in là, con soluzioni più ampie e condivise.
La città ha bisogno di una generazione politica n uova, che dia una scossa salutare alla vita amministrativa: un personale affrancato da suggeritori ed eminenze, un personale con le mani llibere da obblighi consolidati, da appartenenze ed obbedienze pregresse. Tutta la città, anche al di là dell’area che va dal centro alla sinistra, partecipa alle primarie, percé il Sindaco è sindaco di tutti: le primarie aperte restituiscono la politica alla base; le grandi firme contano uno come quaklsiasi cittadino, se gli elettori sono migliaia. E tante firme di cittadini sostengono la candidatura di Carancini: i consensi attorno alla sua persona sono plurali, oltre il PD, tanti cittadini senza collocazioni politiche precise, perché vedono in lui l’autonomia, la competenza, l’esperienza, il rinnovamento, la determinazione e l’affrancamento per un cambio di passo.
ancora cemento, asfalto, con un progetto di verde confinato ai margini della città. Sarebbe questo il “nuovo che avanza”?
Come cittadino maceratese da sempre, mi aspetto finalmente qualcosa di intrinseco alla realtà in cui vivo: meno traffico (o perlomeno più razionalità nel gestirlo), più biciclette (quindi, semplicemente, aria più pulita), minore distanze fra luoghi abitativi-commerciali e di divertimento.
Cosa serve uno spazio verde tra Colleverde e Villa Potenza se qualche km più giù il paesaggio viene deturpato da lavori e stravolgimenti per creare la nuova superstrada, che nel tempo porterà dei benefici, secondo me, tutt’altro che significativi visto il continuo ed incessante aumento del volume del traffico su asfalto che l’attuale modello di sviluppo sta causando. Perchè non pensare allora alla ferrovia, a dir poco inadeguata per un capoluogo di provincia!
Sono profondamente deluso e sconsolato nel constatare che gira e rigira la filosofia è sempre e comunque la stessa: sviluppo e crescita (economica).
Non so come fanno Carancini e Maulo a non provare vergogna…
A dire il vero la voce di Carancini in conferenza stampa, specialmente quando toccava alcuni aspetti, era abbastanza tremula…
Parlare di nuovi progetti viari, culturali e abitativi…. Guardate che gli elettori lo sanno bene che avete GOVERNATO VOI da 10 anni a questa parte!!!
Non siate ridicoli…