Dalla lista civica MaceraTiAmo:
“L’ acqua che sgorga dai rubinetti di Macerata è sostanzialmente buona e non giustifica il consumo di acqua in bottiglia; certamente può migliorare ancora e ci impegniamo a fare una valutazione approfondita in questo senso per offrire ai cittadini la migliore acqua possibile.
Ci preme dare alcune informazioni sull’acqua ed anche fare le nostre proposte per Macerata.
Informazioni:
* Se non Vi piace il sapore dell’acqua di rubinetto, ricordate che il cloro è un gas che evapora molto facilmente; è sufficiente far riposare l’acqua per qualche minuto su una caraffa o metterla in frigo per farle perdere ogni retrogusto;
* una famiglia media maceratese spende ogni anno dai 320 ai 720 euro per l’acquisto di acqua minerale in bottiglia di qualità spesso inferiore a quella di rubinetto;
* Il PET, il materiale più diffuso per l’imbottigliamento, provoca grave inquinamento sia in fase di produzione che in fase di smaltimento.
In fase di produzione 1 kg. di PET (25 bottiglie da 1,5 litri) consuma 2 kg. di petrolio e 17,5 litri di acqua. Rilascia nell’atmosfera idrocarburi, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, anidride carbonica.
Dai calcoli relativi alla distribuzione risulta che il solo trasporto dell’acqua richiede 5 litri di gasolio all’anno pro-capite, oltre al traffico e all’inquinamento prodotto.
Evidentemente chi acquista acqua in bottiglie di plastica crede di ottenere vantaggi superiori ai costi economici che sostiene ed ai danni ambientali che genera.
Dal punto di vista chimico e batteriologico questi vantaggi non ci sono.
Ai dati precedenti vanno aggiunti quelli derivanti dallo smaltimento. Nella sola Lombardia vengono smaltite ogni anno 150mila tonnellate di bottiglie di plastica con un costo di 25 milioni di euro per la collettività ed un inquinamento devastante.
Il costo che sosteniamo per l’acquisto va per quasi il 100% a ripagare imballaggi, trasporti e pubblicità in quanto l’acqua contenuta nelle bottiglie costa ai produttori meno della colla per l’etichetta (le grandi marche pagano pochissimo per le concessioni ed occupano pochissime persone).
Le nostre proposte:
* riaffermazione dell’acqua potabile come “bene non privatizzabile”
* mappatura delle vecchie fontane cittadine e graduale recupero delle stesse
* realizzazione delle “ case dell’acqua” prendendo ad esempio vari comuni umbri e toscani.
Le case dell’acqua sono delle piccole strutture dove i cittadini possono prelevare gratuitamente acqua liscia e gassata (grazie ad un meccanismo che unisce anidride carbonica). Tali strutture potranno essere realizzate in vari luoghi della città (parcheggio sotto il Sasso d’Italia, dove già molta gente preleva l’acqua da una fontanella a 3 rubinetti – parcheggio Stadio Helvia Recina – centro storico – Stazione)
– incentivazione al recupero delle acque piovane anche nelle abitazioni private
NON FARTELA DARE A BERE!
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Pienamente e totalmente in accordo su ogni punto.
Voglio far presente un’altra questione, secondo me importantissima. Quanta acqua POTABILE sprechiamo ogni giorno? Pensate, per esempio al lavaggio delle auto, all’acqua di scarico del WC. Sono quindi d’accordissimo sul recupero dell’acqua piovana, ma prima di questo è necessario rendere necessario un recupero dell’attuale struttura dell’acquedotto riducendo al minimo le perdite. E su quest’ultimo punto credo che una tale iniziativa non possa essere affidata ai privati, visto come sono andate le cose in altri comuni italiani (vedi Arezzo…)
Vorrei aggiungere, a proposito di acqua, ma il riferimento ora è anche estetico,che il troppo dimenticato sindaco degli anni ’50, Otello Perugini, era chiamato ” Il sindaco delle fontane”. Voglio semplicemente dire che la stessa “fontana”, dico della sua presenza, ha uno suo rilevante spessore estetico e civile.
Caro Danilo748, il problema da te sollevato è importante e se non l’abbiamo scritto nell’articolo è solo perchè la questione è molto vasta e non può essere riassunta in poche righe. L’eliminazione degli sprechi fa parte della filosofia che muove il movimento MaceraTiAmo. Ad esempio, ora è allo studio una proposta di riduzione dell’uso di acqua in bottiglia per i vari enti pubblici, scuole comprese e siamo pronti ad accogliere qualsiasi altra idea utile che venga dai cittadini.
Per Guido Garufi: E’ proprio vero, le fontane pubbliche hanno anche un significato e valore che va ben oltre la loro stessa funzione.
L’acqua è un bene di primaria necessità per l’uomo siamo contrari alla privatizzazione, rileviamo con piacere che altri gruppi che si affacciano sulla scena politica Maceratese sono e si vogliono impegnare sulla problematica acqua pubblica. In prima persona e con l’associazione che rappresento (Fronte Verde) alle elezioni provinciali ho inserito nel programma elettorale della Fiamma Tricolore-Destra Sociale, “La gestione dell’acqua” con iniziative e proposte.
La Fiamma Tricolore-Destra Sociale con in primis l’impegno del candidato sindaco, il dott. Tavoloni Giuliano, hanno accettato e condiviso di portare avanti alle elezioni comunali di Macerata le proposte del “Fronte Verde”.
Siamo felici che altre associazioni o partiti si impegnino sul tema acqua pubblica, più siamo e più l’impegno diviene operativo su tutte le parti dello schieramento politico Maceratese più possibilità vi sono per condividere e realizzare una politica giusta sul tema acqua pubblica.
Vi ringrazio
A presto
Tonino Quattrini
Caro Flulvio,
mi scuso se ho dato l’impressione di smuovere delle critiche all’articolo, che invece ho apprezzato molto, perchè, appunto, ha dato degli importanti spunti di rilfessione su un tema fondamentale come l’acqua e della sua gestione.
Un sentito appunto lo voglio invece rivolgere a Tonino Quattrini che ha preso la balla al balzo per dare un significato politico (come ormai sempre accade in Italia) alla gestione dell’acqua, o perlomeno, la sua mi sa tanto di spot elettorale. Credo che, al punto in cui siamo arrivati, e mi riferisco alla totale sterilità dei valori dell’attuale classe politica italiana, bisogna uscire dalla logica dei partitismi e delle loro “storiche” ideologie non più adatte a rappresentare i problemi della società attuale come quello, appunto, della gestione delle acque. Questo è un problema di tutti, indipendentemente dalla divisa che si indossa.
A presto, Danilo.
Si Danilo ho preso la palla ( non balla, che ha un significato diverso e non credo che sia il messaggio di Macerata Ti Amo) al balzo. Finalmente un movimento che si presenta alle elezioni vuole parlare di acqua pubblica. Non siamo più soli ed è positivo.
Il mio è uno spot? Forse. Anche. Perchè no!
Significato politico? Certamente.
Perchè caro Danilo l’acqua non rientra nel dibattito politico? Non viene gestita dalla politica?
Concordo con te che bisogna uscire dalla logica dei partitismi. Infatti ora c’è anche Macerata Ti Amo speriamo che anche altri rendino nota la loro posizione sull’acqua.
Poi i cittadini scelgono e io sono il primo ad accettare il responso elettorale, anche quando non lo condivido. Per ora se permetti plaudo a Macerata Ti Amo e sul tema acqua possiamo avere più peso. E’ tardi? spero di no. Cmq meglio tardi che mai.
a presto
Tonino Quattrini
balla… quando uno va di fretta con la tastiera!
è sempre piacevole e costruttivo confrontarsi su temi così importanti, soprattutto tra interlocutori con punti di vista diversi.
Tonino, vorrei però continuare a riflettere sul fatto che, a mio avviso, la politica così come è è ed è stata fatta negli ultimi anni (diciamo seconda repubblica?), ha fallito perchè ormai distanti anni luce dai problemi reali della gente (per esempio, l’acqua). Quindi, andiamo oltre, discutiamo di ciò che ci serve veramente come semplici cittadini che hanno gli stessi interessi, trascurando le nostre origini ideologiche. Credo che in questo modo potrà nascere un modo nuovo di “civilizzazione” che ri-definisca il termine POLITICA ormai perso nel turbinio dei favoritismi.
Ciao, a presto, Danilo.