Inizia da Porto Recanati il nostro viaggio alla scoperta dei 57 Comuni del Maceratese attraverso la voce di coloro che ogni giorno sono a stretto contatto con la realtà comunale e attraverso le loro scelte amministrative determinano anche il volto dei territori in cui operano, i Sindaci. Affronteremo con loro problematiche e possibili soluzioni per conoscere da vicino le tante realtà che, come in una sorta di magico caleidoscopio, danno forma alla nostra Provincia.
Porto Recanati è uno dei comuni maceratesi più strettamente legato al mare e alla vita del borgo marinaro, rappresenta il punto più a nord e, per caratteristiche, sembra essere un mondo a sè, molto diverso dall’operosa Civitanova Marche e dalla più tranquilla Potenza Picena, consorelle costiere. Porto Recanati vive innanzitutto di turismo e soprattutto del continuo ritorno di tanti affezionati che hanno trovato sulle sue spiagge il luogo ideale dove passare le vacanze. Differentemente dagli altri maceratesi, gli abitanti e gli operatori di Porto Recanati hanno una forte consapevolezza della vocazione turistica dei loro luoghi e hanno vestito la città degli abiti dell’ospitalità, dell’accoglienza, dell’esclusività che non possono che essere apprezzati, sia dagli outsider che dai tanti pendolari che fanno solo qualche decina di chilometri per appropriarsi della costa.
Il primo cittadino è Rosalba Ubaldi (nella foto), eletta nelle ultime amministrative dopo essere stata Assessore nella precedente Giunta.
Sindaco, è da poco terminata la stagione estiva che è per voi fondamentale. Riesce a fare un bilancio dell’estate passata?
“Non abbiamo ancora i dati definitivi ma sappiamo che sia gli arrivi che le partenze sono aumentati del 2 % rispetto allo scorso anno. Dobbiamo poi tener conto del fatto che qui non è semplice registrarli tutti perchè molte sono le case e le agenzie che le affittano. Possiamo tranquillamente dire che in estate il nostro Comune che normalmente ha poco più di 10.000 abitanti raggiunge i 70.000 domiciliati e arriva nei punti di picco a più di 100.000 che alloggiano nei residence, nei villaggi, nei country house, negli alberghi e così via. La scorsa estate è stata per noi molto vantaggiosa, sia per il meteo favorevole sia perchè molti hanno scelto di non allontanarsi troppo, perciò ai turisti provenienti dal resto d’Italia si sono aggiunti tutti coloro che abitano qui vicino e hanno passato molto tempo sui nostri lidi.”
Quali sono i punti di forza del vostro Comune?
“Sono moltissimi. Questa estate abbiamo offerto qualcosa come 78 spettacoli in 2 mesi e mezzo più quelli offerti dalle varie associazioni. La nostra è una piazza ambita per spettacoli di ogni genere grazie alla sua visibilità. Porto Recanati è una realtà adatta alle famiglie grazie all’isola pedonale e al fatto che il lungomare è l’unico nelle Marche ad essere esclusivamente pedonale. L’amministrazione, in questo contesto, ha un ruolo di guida e ha sempre incoraggiato il commercio e i negozi aperti tanto che quando sentiamo parlare di notte bianca a noi viene da ridere. Abbiamo anche grandi aziende di imprtanza nazionale e internazionale come la Digimax, la Mufle e la Gle, anche se penso che la nostra essenza sia il turismo.”
Quali sono le problematiche più importanti del vostro Comune?
“Porto Recanati è una realtà molto variegata e complicata. I problemi, quando il volto di una città si modifica in maniera tanto significativa, sono per forza molti. Un esempio sono i parcheggi: il nostro comune ha disponibilità di parcheggi per tutto l’anno ma è chiaro che la situazione diventa complicata durante l’estate e allo stesso tempo non si può neanche pensare di tenere e gestire parcheggi per dieci volte superiori al fabbisogno ordinario per tutto l’anno.
Altra questione che ci ha visti molto attivi è stata in questi mesi la questione della raccolta differenziata per i turisti. La fase di repressione è iniziata molto tardi proprio perchè abbiamo affrontato dapprima il problema dell’informazione: qui i residenti cambiano continuamente perciò se la settimana prima hai educato tutti alla raccolta differenziata, quella successiva devi ricominciare da capo. Bisogna poi fare sempre attenzione a coniugare le esigenze dei locali di vario genere con quelle dei residenti, ad esempio facendo rispettare l’ordinanza che permette di tenere la musica accesa solo entro una certa ora”
Porto Recanati viene considerata dal resto della Provincia quasi una realtà a parte sia per caratteristiche che per mentalità che potremmo definire più romagnola che marchigiana. Voi vi considerate estranei o diversi?
“Credo che questo dipenda dal fatto che siamo una realtà unica. In quale altro Comune di Macerata un turista potrebbe passare senza problemi una settimana intera? Nel turismo Porto Recanati fa il 42% dell’intera Provincia e ha saputo rinnovarsi completamente. Se in passato i balneari erano gestiti da pescatori che approfittavano del fermo pesca per aprire un mese e mezzo, oggi è avvenuto un significativo passaggio generazionale. I giovani godono di 6 mesi di apertura durante i quali devono riuscire a guadagnare per tutto l’anno. Perchè ciò avvenga noi ci impegnamo a creare continuamente nuovi motivi di attrattivae di fidelizzazione dei turisti. Nonostante la nostra rilevanza, il massimo delle attenzioni da parte degli enti di coordinamento tra i quali anche la Provincia è stato dato alla valorizzazione della montagna. Secondo noi, la Provincia dovrebbe sfruttare la costa per far conoscere l’entroterra, invece finora Porto Recanati è stata considerata un’appendice e non è stata sfruttata nel modo giusto.”
Col ritorno della stagione invernale torna anche il problema delle mareggiate. Quali provvedimenti prenderete a tal proposito?
“Purtroppo si ripropone il problema della spiaggia che dobbiamo assolutamente salvaguardare. Per la difesa della costa al momento c’è una prospettiva concreta di fondi ma il Pianodi intervento regionale prevede solo opere di ripascimento, quindi non scogliere. Abbiamo perso l’occasione di avere le scogliere anni fa, quando sono state realizzate negli altri Comuni costieri, per una nostra caratteristica. Nelle nostre zone periferiche, quali Scossicci e oltre la pineta, la ferrovia non è a ridosso della spiaggia come negli altri Comuni per cui non si è ritenuto prioritario l’intervento di difesa. Lo scorso anno abbiamo avuto una mareggiata eccezionale che ci auguriamo non si ripeta prima di 30 anni visto che l’ultima, nel 1962-63 aveva toccato le case. Noi rispetteremo il piano della Regione e il senatore Piscitelli ci sta sostenendo per ottenere dei fondi che siano vincolati esclusivamente a Porto Recanati.”
Lei è una donna sindaco e rappresenta una delle poche eccezioni della nostra Provincia. Come vive questa sua posizione?
“A me dà fastidio anche la riserva di posti per le donne perchè credo che alla guida di un paese, come per tutti gli altri posti di lavoro si deve valutare in base alle capacità della persona. E’ vero che io sono la prima donna Sindaco di Porto Recanati e questa vittoria l’ho dedicata alle donne portorecanatesi che sono state figure determinanti per l’economia del paese. Gli uomini stavano fuori per mesi e le donne dirigevano, senza elezioni, l’azienda più importante che è la famiglia. Questo matriarcato di fatto richiedeva un impegno enorme e le donne, molto laboriose, erano in piedi già alle cinque del mattino per darsi un gran da fare per tutto il giorno. Nonostante questo, ancora oggi, è difficile farsi accogliere come donna.”
Foto di Guido Picchio (vietata la riproduzione).
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