(iltempo.it)
Quelle apparse su giornali italiani e su certa stampa straniera in queste settimane sono “accuse che sputtanano non solo il presidente del Consiglio, ma la democrazia e il nostro Paese”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio alla festa del Pdl organizzata a Benevento, condanna l’atteggiamento “anti-italiano” di alcuni organi di stampa esteri che danneggia anche i prodotti made in Italy e “l’immagine dell’Italia che deve essere bella forte e pura e non inquinata da tutto ciò che si dice sui giornali in queste settimane”.
Basta insulti e infamie sul premier: “sono eletto dal popolo”, ha ribadito il premier. “Venendo qui ho letto i giornali italiani e mi sono chiesto cosa davvero sia cambiato dal 1993”, “quando l’intervento della magistratura fece fuori tutti i partiti e tutti i protagonisti furono costretti a lasciare la politica e qualcuno anche l’Italia” e la risposta è che “oggi di diverso c’è il fatto che abbiamo il consenso del 68% degli italiani e il fatto che abbiamo il Pdl: di diverso ci siamo noi”.
Il presidente del Consiglio torna sulla questione della giustizia sostenendo che occorre “chiarire” il rapporto tra istituzioni e magistrati: “Quando il premier si rivolge alla Magistratura perchè gli hanno dato del ‘buffone’ la gli viene risposto che è stata una goliardata”. Sulla sentenza che ha bocciato il lodo Alfano Berlusconi ha spiegato: “Sono stato accusato di una polemica fuori luogo con la Corte Costituzionale: io credo di non aver detto una parola fuori luogo perchè non si può continuare così” – ha continuato il premier – “non si può far lavorare il Parlamento per molto tempo e poi intervenire su questa decisione negando se stessi e negando una decisione che la Corte prese quattro anni fa”.
“È pronta la riforma del processo penale con la separazione” delle carriere tra pm e giudici. Questo l’annuncio di Berlusconi che sottolinea: “È una riforma fondamentale”. Inoltre “Abbiamo una modifica che è già stata presentata in Parlamento e riguarda le intercettazioni telefoniche che sono una patologia solo italiana”, ha detto, ribadendo che le intercettazioni sono uno strumento da usare solo per reati gravi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non c’è bisogno della stampa estera, bastano i nostri politici per sputtanare l’Italia.
Tra l’altro sulle intercettazioni non si dice la verità.
In altre nazioni le intercettazzioni durano moltio più a lungo (e possono essere fatte da diverse agenzie statali) ma se un intercettazione dura 1 anno è 1 intercettazione.
Da noi se la stessa intercettazione dura 1 anno si devono chiedere più proroge e quindi la intercettazione non è 1 ma diventano 3-4… anche se il numero telefonico controllato epr 12 mesi è sempre lo stesso!!